Nella quaresima del 1228 Antonio rientrò a Padova dove coltivò legami e relazioni anche con gli esponenti di altri ordini. Il viaggio durò parecchie settimane. Se nel periodo di costruzione della Basilica la disputa interna all'Ordine si era sopita, con l'apertura del nuovo Capitolo essa però si riacutizzò. Ezzelino fu veramente irremovibile, e anzi risparmiò ad Antonio la stessa sorte del conte Rizzardo soltanto per rispetto dell'abito che portava. All'arcivescovo Simone de Sully, che si lamentava degli eretici, Antonio, invitato quel giorno a predicare, disse: «Adesso ho da dire una parola a te, che siedi mitrato in questa cattedrale... L'esempio della vita dev'essere l'arma di persuasione; getta la rete con successo solo chi vive secondo ciò che insegna...». Ricevette l'incarico di predicare nell'autunno del 1222 e il territorio affidatogli comprendeva, oltre alla Romagna, l'Emilia, la Marca Trevigiana, la Lombardia e la Liguria. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Sant’Antonio di Padova è indubbiamente uno dei santi più venerati al mondo ed è famoso anche come il Santo che aiuta a trovare le cose smarrite.Perché? Da allora il 13 è divenuto il numero ricorrente per i suoi devoti: il giorno della sua morte, il giorno in cui la Chiesa lo ricorda, il numero dei miracoli per cui il santo intercede quotidianamente e il numero delle invocazioni per chiedergli un miracolo. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Il superiore si spazientì e rivoltosi ad Antonio gli impose di mettere da parte ogni timidezza o modestia e di annunciare ai convenuti quanto gli venisse suggerito dallo Spirito. Papa Sisto V fece innalzare in suo onore un obelisco in Piazza San Pietro a Roma, che riportava i versi[7][8] della formula essenziale dell'Esorcismo contro Satana e gli angeli apostati, attribuito a papa Leone XIII. Signore, pietà Signore, pietà. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Antonio di Padova visse in una fase del Medioevo in cui tutta l'Europa era scossa da profondi cambiamenti: la nascita della società urbana e dei Comuni; l'aumento della produzione agricola e la conseguente maggior mobilità delle persone con la ripresa di ampi commerci. Il Vescovo ascoltò «le deposizioni confermate con giuramento», mise per iscritto i «miracoli» approvati e promosse le indagini necessarie. Antonio senza sosta vagava esortando alla pace e alla mitezza. Ne diamo una breve rassegna, seguendo il racconto delle prime biografie. E oggi la Chiesa lo celebra. Sant’ Antonio da Padova, o meglio di Padova (il “da” si usa solo per indicare la città natale) è il santo più amato dagli italiani. Pio XII, che nel 1946 ha innalzato sant'Antonio tra i Dottori della Chiesa cattolica, gli ha conferito il titolo di Doctor Evangelicus, in quanto nei suoi scritti e nelle prediche che ci sono giunte era solito sostenere le sue affermazioni con citazioni del Vangelo. (Questa preghiera di lode - o responsorio - in onore di Sant'Antonio fu composta da fra Giuliano da Spira. Fernando giunse a Coimbra nel 1212, all'età di circa 17 anni. (si recita usando la corona del S. Rosario) Gloria al Padre… Deh, ascoltate, o amato Santo, per amor del Dio bambino la mia prece ed il mio pianto, che io verso a Voi vicino I POSTA Salve o giglio immacolato, Sant’Antonio benedetto. Cominciata stamattina alle 6.15, continuerà fino a sabato sera. SAN LORENZO PROTETTORE DEI GRILLER. Sant'Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Devoti di ogni condizione sociale sfilavano davanti alla sua tomba toccando il sarcofago e chiedendo miracoli, grazie e guarigioni. Ogni forma di dialogo pacato risultò inutile, sicché i frati rientrarono a Padova dove si rivolsero al Vescovo. Più avanti negli anni, nei suoi Sermoni scriverà: «Chi si ascrive a un ordine religioso per farvi penitenza, è simile alle pie donne che, la mattina di Pasqua, si recarono al sepolcro di Cristo. Scendendo da Montepaolo, cominciò il suo nuovo incarico predicando nei villaggi e nelle città della Romagna allora funestata da continue guerriglie civili, che sembrano endemiche in tale regione. Accompagnato dal giovane padovano Luca Belludi, cominciò dall'estremità orientale, da Trieste; di lì sconfinò in Istria e Dalmazia. Il territorio assegnatogli era molto vasto ma egli non si scoraggiò. Gregorio IX prese la sua decisione da lì a pochi mesi, promulgando il 28 settembre la bolla Quo elongati. I confratelli temevano che la folla si precipitasse sul carro per toccare il corpo del Santo. LITANIE A SANT' ANTONIO DA PADOVA . Quattro anni più tardi, canonizzandolo, ricorderà quei giorni di quaresima: «personalmente sperimentammo la santità e l'ammirevole vita di lui, quando ebbe a dimorare con grande lode presso di noi.» L'impressione fu molto forte anche tra i cardinali e i prelati della curia, i quali – scrive ancora l'Assidua – «l'ascoltarono con devozione ardentissima» e qualcuno di loro lo invitò a predicare al popolo. Il suo nome di battesimo è Fernando Martins e nasce a Lisbona da famiglia benestante nel 1195. La provincia di Padova allora ricopriva un ampio territorio. Antonio, chiamato a farne parte dovette partire nuovamente per Roma. Sant'Antonio è l'autore di una forma esorcistica breve che porta il suo nome. Qui, vicino a Brive-la-Gaillarde, Antonio trovò una grotta che gli ricordava gli anni passati nel romitorio di Montepaolo, e lì «amava ritirarsi, da solo, in una grande austerità di vita, applicandosi alla contemplazione e alla preghiera.» A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Soltanto in Portogallo egli è chiamato comunemente Santo António de Lisboa, ovvero "Sant'Antonio da Lisbona", sua città natale. Insieme alle istanze morali Antonio si dedicò alla predicazione contro i cristiani eterodossi, gli eretici. Antonio si trovava probabilmente a Rimini dove era una forte comunità catara. Il Capitolo durò per tutta l'Ottava di Pentecoste dal 30 maggio all'8 giugno 1221 e si analizzarono molti problemi: lo stato dell'Ordine, la richiesta di novanta missionari per la Germania, la discussione sulla nuova Regola. «I fortunati genitori di Antonio possedevano, dirimpetto al fianco ovest di questo tempio, un'abitazione degna del loro stato, la cui soglia era situata proprio vicino all'ingresso della chiesa. Celebrato il 13 giugno, Sant’Antonio da Padova è ritenuto il protettore dei nativi americani, dei poveri, delle donne incinte, degli oppressi, dei viaggiatori, degli affamati, dei fidanzati, degli animali, dei pescatori, degli oggetti smarriti, dei marinai, dei cavalli, del matrimonio e della sterilità. Il 13 giugno si omaggia Sant’Antonio da Padova. Ancora una volta i frati erano accorsi a migliaia da ogni parte d'Europa, e con loro sfilarono in processione autorità di ogni grado, prelati, vescovi e i tre Cardinali Legati inviati per l'occasione da papa Gregorio IX. La questione aveva ormai raggiunto posizioni radicali e apertamente polemiche trasformandosi in uno sgradevole: o con Francesco o contro Francesco. Ebbe fama di grande predicatore e guaritore, e fece molti viaggi nell'Italia settentrionale e nella Francia meridionale per combattere le eresie. Sant'Antonio protettore di Fabrizia per volere di Dio la sua effigie arrivo in una cassa di legno trasportata da alcuni soldati francesi che si persero qui S. Antonio di Padova protettore di Fabrizia - Vv, Piazza Regina Margherita, Fabrizia (2020) Nonostante l'incarico comportasse per Antonio la visita degli ormai numerosi conventi dell'Italia settentrionale; Milano, Venezia, Vicenza, Verona, Ferrara (dove avvenne il miracolo dell'infante che proclama l'innocenza della madre); ma anche Trento, Brescia, Cremona e Varese. Da lì a pochi mesi Antonio ebbe modo di incontrarsi nuovamente con il Pontefice, che giunse in Assisi per canonizzare Francesco, dichiararlo santo e benedire la prima pietra della Basilica dove avrebbe riposato il suo corpo. Fernando di Buglione nasce a Lisbona. Questi resti, particolarmente e inspiegabilmente ben conservati, sono custoditi in preziosi reliquiari. L'Assidua racconta che, «venuta l'ora della conferenza spirituale il Vescovo ebbe bisogno di un buon predicatore che rivolgesse un discorso di esortazione e di augurio ai nuovi sacerdoti. Nell'autunno del 1220 s'imbarcò con un confratello, Filippino di Castiglia, alla volta del Marocco. La Chiesa, nella persona del papa Gregorio IX, in considerazione della mole di miracoli attribuitagli, lo canonizzò dopo solo un anno dalla morte. Qui San Francesco lo incaricò dello studio della teologia. I canonici si divisero in suoi sostenitori e contrari mentre le sue gesta si diffusero ampiamente giungendo fino a Roma dove il papa Onorio III promulgò nel 1220 una scomunica. ), del fuoco, delle malattie della pelle (ad esempio l'herpes zoster, il “fuoco di sant'Antonio”) e dei becchini. Al disprezzo ricevuto per la sua predicazione egli si rivolse ai pesci che miracolosamente si affollarono verso di lui come per ascoltarlo. Sant’Antonio di Padova è senza dubbio uno dei Santi più venerati. (La posta […] SAN LORENZO PROTETTORE DEI GRILLER. Fernando rimase nel monastero per circa otto anni ed essendo questo dotato di una grande biblioteca, si impegnò nello studio teologico in modo assiduo, gettando le solide basi della sua vasta e notoria cultura. Le cronache e le agiografie riferite a quegli anni riportano come Antonio sapesse far convivere grande rigore e dolcezza d'animo. In queste "missioni antoniane" generalmente un frate della Basilica accompagna una consistente reliquia, tratta dalla cosiddetta massa corporis e custodita in un artistico busto-reliquiario di legno dorato, che rappresenta il Santo portoghese. Artigiani e commercianti, notai e medici, mercanti e banchieri iniziavano a dar vita ad una nuova classe sociale: la borghesia, che andava ad aggiungersi ai cavalieri, al clero e ai nobili. Sebbene "il Santo" venga comunemente chiamato "Sant'Antonio da Padova", questa denominazione non indica la sua originaria provenienza poiché egli era nato e cresciuto in Portogallo. Papa Gregorio IX, che conosceva Antonio, avendo assistito alle sue prediche, accolse gli ambasciatori padovani e nominò una commissione di periti, presieduta dal vescovo di Padova, per raccogliere le testimonianze e le prove documentarie utili al processo di canonizzazione. O gloriosissimo Sant'Antonio, benignissimo mio protettore e potentissimo mio avvocato, a voi fiducioso ricorro nelle presenti mie necessità e spero di essere da voi esaudito. Sant'Antonio abate (Coma, Qumans, Egitto 250/251 - deserto della Tebaide 17 gennaio 356/357), è il protettore degli animali domestici, del bestiame, del lavoro del contadino ed affini e/o derivati (come macellai, fornai, pizzicagnoli, salumieri, tosatori, canestrai, ecc. Considerando la mole della pietra che ne chiudeva l'imboccatura, dicevano: chi ci rotolerà la pietra? Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. 2 - Basilica di Sant'Antonio. L'indomani giunsero all'Arcella i frati di Santa Maria Mater Domini per traslare la salma, ma furono affrontati, armi in pugno, dagli uomini più giovani di Capodiponte. Qui infatti sostano quotidianamente in preghiera numerosi pellegrini e devoti, posando la mano o il capo sulla lastra di marmo verde, nell'ormai classico "gesto del pellegrino". In realtà il miracolo eucaristico della mula si verificò a Rimini nel 1223[5]. Da principio canonico regolare a Coimbra dal 1210, p… A San Giovanni Rotondo, nel convento dei frati cappuccini, la festa di sant’Antonio da Padova veniva preceduta da una Novena: preghiere intervallate da canti.Tra queste vi era un ritornello che non piaceva al santo cappuccino. Vanno inoltre ricordate le difficoltà logistiche legate al governo di decine di migliaia di frati disseminati per tutta l'Europa in un tempo dove la maggior parte dei viaggi veniva intrapresa a piedi, su strade insicure e dove i mezzi di comunicazione erano pressoché inesistenti. Basilica di Sant’Antonio ultima modifica: 2020-12-31T10:53:59+01:00 da Paolo Franceschetti Verso la fine del 1224 quando papa Onorio III chiese a Francesco di Assisi di inviare qualcuno dei suoi come missionario nella Francia meridionale per convertire i catari e gli albigesi, questi inviò Antonio. Sant’Antonio da Padova, amato e venerato protettore della città di Lamezia. Sant’Antonio da Padova, forse secondo solo a San Giuseppe, è il santo più noto e amato nel mondo.Milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte, fanno visita ogni anno alla sua Basilica a Padova, spesso portando ex voto per una grazia ricevuta grazie alla sua intercessione. Raggiunse comunque Assisi il 30 maggio 1227, festa di Pentecoste e giorno d'apertura del Capitolo Generale, nel quale si doveva eleggere il successore di Francesco. Contro le eresie anticattoliche Antonio, dotato di vasta cultura teologica, si sentì naturalmente portato. L'Ordine s'era troppo ingrandito e ai giovani accorsi con entusiasmo mancava un'uguale adesione alla disciplina, mentre ai dotti risultavano strette le disposizioni sulla povertà assoluta. Con la mediazione del cardinale Capocci si giunse ad un compromesso che cercava di salvaguardare ad un tempo l'autorità morale di Francesco e l'integrità dell'Ordine. Alfonso II nominò come priore dell'abbazia dei canonici di Santa Croce in Lisbona una persona che fosse a lui legata e fidata, anche a scapito della sua modesta vita ascetica e spirituale e della sua scarsa attitudine a gestire il monastero. Inutile cercare l’oggetto smarrito se prima non si rivolge una preghiera a Sant’Antonio da Padova (ma se si tratta delle chiavi di casa, la più brava è Santa Zita). Il 13 giugno la Chiesa festeggia sant’Antonio da Padova, definito da Pio XII “Dottore della Chiesa cristiana”. Grande predicatore e guaritore, fa molti viaggi nell'Italia settentrionale e nella Francia meridionale per combattere le eresie. Oggi 13 giugno la chiesa venera Sant'Antonio da Padova uno dei santi più amati al mondo ed è anche l'onomastico di coloro che si chiamano Antonio (e derivati vari). «Concluso il Capitolo nel modo consueto, quando i ministri provinciali ebbero inviato i fratelli loro affidati alla propria destinazione, solo Antonio restò abbandonato nelle mani del ministro generale, non essendo stato chiesto da nessun provinciale in quanto, essendo sconosciuto, pareva un novellino buono a nulla.