Oppure, ancora, nel pavimento del Duomo di Siena, opera di Paolo Mannucci a partire da un disegno di Pinturicchio, del 1504-1506 (13), in cui una instabile Fortuna dalle sembianze tutte botticelliane, posta su una sfera e su una nave dall’albero spezzato, volge recisamente le spalle all’erta ‘via della virtù’ percorsa dagli antichi sapienti, e purtuttavia riceve inconsapevolmente le ricchezze disprezzate da Cratete sopra di lei: una scena che pare quasi riprendere il dettato erasmiano dell’Elogio della Follia che abbiamo visto nella seconda immagine incipitaria in tavola (riferita però alla Fortuna con ciuffo). Warburg riconosce dunque nel testo di Boezio, che dalla tarda antichità e per tutta l’età di mezzo ebbe una grande circolazione, la principale fonte della diffusione della tipologia iconografica della Fortuna accompagnata dall’attributo della ruota in età medievale “se per Medioevo s’intende un tradizionalismo antiquato opposto alla superumanità egocentrica, togata all’antica, del Rinascimento” (Warburg [1907] 1966, p. 230). l’adiacente immagine di Occasio (28) – che veicola le immagini della rinata antichità verso Nord (cfr. Verifica la disponibilità e … 11. Erasmo da Rotterdam, Moriae Encomium, LXI, 9. Quid rotulae insistis? [Cuius opus? All’Occidente medievale rimase una conoscenza generale delle leggende del ciclo troiano attraverso l’Ilias Latina, una versione poetica abbreviata dell’Iliade, le (presunte) traduzioni dal greco delle opere di Ditti Cretese e Darete Frigio sulla guerra di Troia, e i numerosi riferimenti ad Omero contenuti nell’Eneide di Virgilio e nelle Metamorfosi e altre opere di Ovidio. [Amat Fortuna parum cordatos, amat audaciores, et quibus illud placet pas erriphthô kubos. Boet., De cons. Così si legge in un passaggio del testo di Boezio: Tu ti sei affidato al governo di Fortuna: occorre che tu obbedisca alla natura della tua padrona. by V. 0 0. [Notandum quod Boethius appellat fortunam nubilam, idest obscuram sive caecam: depingebatur enim antiquitus fortuna caeca, quia ex improuiso accedit et recedit. Anche in questo caso c’è un uso originale della prospettiva, con il soggetto ripreso da un’angolazione insolitache dà l’impressione allo spettatore di partecipare direttamente alla scena, come se si trovasse ai piedi del Cristo disteso. 11r (Wien, Österreichische Nationalbibliothek). Guido Reni, Fortuna, dipinto, 1623 (Roma, Pinacoteca Vaticana). See 6,028 traveler reviews, 6,295 candid photos, and great deals for Viva Wyndham Fortuna Beach - An All-Inclusive Resort, ranked #3 of 14 hotels in Grand Bahama Island and rated 3.5 of 5 at Tripadvisor. (Warburg [1907] 1966, p. 232). Mi potete dare una mano?? Aspetti antropologici. Risorse per bibliofili, bibliomani e lettori appassionati. La presenza dell’emblema mediceo è tuttavia un segnale importante che introduce a uno dei temi che lega numerose figure presenti nel montaggio: il tema dell’impresa rinascimentale – immagine con motto, “corpo e anima”, che come diranno i trattatisti cinquecenteschi, è figura di un progetto esistenziale o professionale. elapsam dices me tibi de manibus.] [vedi il testo originale pubblicato in questo numero di “Engramma”]. Quod virtutis opus procellosum nequivit mare contegere nec desertum auferre litus quin literarum perpetuis monimentis suo cum honore servaretur in luce. In un disegno di Francesco di Giorgio Martini conservato presso gli Uffizi (16) (Chapman 2011, pp. Allora io: “Chi è, o Vegio, colui che fa violenza a Fortuna?”. In ginocchio, anche Tempo (con il globo celeste) e Fortuna (con ciuffo e ruota) assistono la Felicità Pubblica, caratterizzata da caduceo e cornucopia (cfr. aut mihi blanda eris, aut omnes tibi crines evellam. Fortuna sta al centro della nave, come l’albero a cui è fissata la vela spiegata, ed è padrona della nave ma non completamente, perché al timone siede l’uomo e, nel parallelogramma delle forze, quanto meno concorre a determinare la diagonale [vedi il testo originale della lettera pubblicato in questo numero di Engramma]. E la Fortuna gli rispose così: “Ammetto che hai vinto: non mi avrai più avversa”. usa far avere la fortuna che vuole, io mi attardo quando voglio. Qui Fortuna è intenta a gettare in grembo a uno stolto alcune monete d’oro, e viene rappresentata nuda, su di una sfera galleggiante sull’acqua e con la chioma portata in avanti, a mo’ di ciuffo, dal vento che increspa la superficie marina. (Warburg [1907] 1966, p. 233). Agnolo Bronzino, Allegoria della Fortuna, dipinto a olio, 1567 ca. 8. Cornelis Anthonisz Thenissen (attr. Tutto lascerebbe pensare, quindi, che la riscoperta di Omero in Occidente sia avvenuta trionfalmente e in modo lineare: a partire da Leonzio Pilato si sarebbe innescato un processo che avrebbe portato ad un progressivo sviluppo degli studi omerici e, man mano che aumentava la conoscenza del poeta e delle sue opere, ad una sempre più profonda appropriazione. La figura femminile porta una mano al volto, con fare insieme svogliato e civettuolo, mentre con l’altra mano tiene una remora, mitico serpentello capace, secondo i bestiari medievali, di arrestare le navi. [Fortunae te regendum dedisti; dominae moribus oportet obtemperes. La tavola si apre con tre immagini incipitarie collocate orizzontalmente, in alto a sinistra. L’uso dell’allegoria, se da un lato giustificava e incoraggiava lo studio dell’epica omerica in un contesto cristiano, dall’altro, come ha acutamente osservato Robert Grafton, costituiva un ostacolo alla comprensione dell’Omero autentico. Si tratta della stessa introduzione del De Nuptiis che è stata chiamata in causa anche come fonte di ispirazione per la Primavera di Botticelli: ed è per questa strada, forse, che nella Firenze del secondo Quattrocento Ninfa e Fortuna si prendono per mano (si vedano i pannelli immediatamente precedenti nell’Atlante: Tavola 46 e Tavola 47). Attualmente lavora ad un’edizione con traduzione e commento delle orazioni in difesa del greco composte dai dotti bizantini emigrati in Italia nel XV sec. Il soggetto era conosciuto da Mario Equicola, che ne parla in una lettera a Francesco Gonzaga (Pisani 2006, Kolsky 1991): si tratta di un invito alla gioventù – la stessa gioventù “feroce” a cui si rivolge Machiavelli (del quale si vedano i poemetti dedicati a Occasione e Fortuna ne I Capitoli) – a non lasciarsi sedurre dalle lusinghe della instabile fortuna, ma a trattenere la propria audacia con l’aiuto della virtù, personificata dalla donna che frena il giovane nell’affresco mantegnesco. XIII, cod. Bernhard Strigel, Massimiliano I e la sua famiglia, dipinto, 1515 (Wien, Kunsthistorisches Museum), dettaglio dell'impresa con Fortuna sulla berretta di Carlo V. Ancora nell’ambito della medaglia-impresa, il montaggio vede la collocazione, subito al di sotto, di un dipinto di Bernhard Strigel, del 1515, conservato a Vienna, raffigurante l’imperatore Massimiliano I d’Austria con la propria famiglia (25). In oltre, non vengono effettuate spedizioni destinate a L'Aquila e Provincia, Sambuca di Sicilia, Torretta, Caccuri e Giffone. Per esempio, i letterati dello Sturm und Drang e del Göttinger Hainbund consideravano Omero come rappresentante di una originaria condizione umana di purezza e semplicità, lontana tanto dal razionalismo esasperato della civiltà moderna quanto dal moralismo di stampo protestante. Forze come la Fortuna, il Caso e la Provvidenza. In merito alla medaglia di Camillo Agrippa, così scrive Warburg ad Alfred Doren: La medaglia del Rinascimento, che tu dovresti ricevere, e della quale io ti ho già scritto, mostra con un simbolismo particolarmente felice, la mentalità dell’uomo rinascimentale. Innanzi tutto, lo stile omerico era considerato rozzo rispetto a quello dell’Eneide virgiliana, così come Enea incarnava gli ideali di decorum dell’epoca molto più di Achille. Attenzione: il Corriere GLS ci informa che a causa dell'emergenza sanitaria, le spedizioni potrebbero subire ritardi. Tuttavia, anche se attraverso la mediazione di Virgilio, il prestigio di Omero era rimasto immutato nell’universo della cultura medievale, come dimostra il fatto che Dante include Omero tra gli “spiriti magni” del Limbo nel Canto IV dell’Inferno. Lo stesso vale per la Fortuna con vela spiegata, anch’essa derivata da più antiche rappresentazioni, come dea della buona navigazione. Le scienze naturali. [...] Volendo adunque alchuno quesito et domanda ritrovare la quale fosse a te stata proposta, overo da te considerata et per accidente accaduta, prima entrerai nella Tavola del Triompho di Fortuna cercando fra le domande del quesito che sapere desideri et di sotto da quella domanda atroverai imediate il scritto che ad una delle dodici Fortune ti manderà alla lettera rossa per Alphabeto disignato, la quale posta da manu destra indiretto de la quale il scritto troverai il quale a una delle dodici case ti manderà della bella et Vittoriosa Italia: alla lettera rossa per Alphabeto discritto indireto di la quale el scritto vederai il quale ti mandera a una delle Rote del mondo al tale animate, o rationale, o vero bruta a carte tante per numero assignate. Il motto, riprodotto in basso ai piedi della dea rappresentata come una Venere Euploia, con conchiglia e su sfera poggiata sulle onde, recita: "His Fortuna parens, illis iniusta noverca est". 165, con ill. ft. anche a colori. Sarà invece l’antica figura di Kairòs/Occasio la più adatta a fornire un valido “incoraggiamento al valore intrepidamente attivo”. Ora ti ho catturata, che tu lo voglia o no. Nella tavola, nelle prime due file di immagini dall’alto, è occupato da varie raffigurazioni della ‘Fortuna con ruota’. La fortuna di Omero nel rinascimento tra Bisanzio e l'occidente. In generale, i poeti epici rinascimentali ripresero lo stile di Virgilio e qualche volta anche di Omero, ma rimasero quasi totalmente indifferenti al sottofondo di idee e credenze pagane dei poemi antichi. 2. Niente spam, promesso! L'impatto delle scoperte geografiche Sommario: 1. Felicità pubblica). (Italian Edition) [vedi il testo integrale della lettera pubblicato in questo numero di Engramma]. La fortuna dell’architettura di Vitruvio nell’antichità e nel Rinascimento di Alberto Perconte Licatese Il bello sta nella grandezza e nell’ordinata disposizione delle … Lo stile del Rinascimento fiorentino, dopo il primo ventennio del Quattrocento, si diffuse con forza fino alla metà del secolo tramite esperimenti basati essenzialmente su un approccio tecnico-pratico. XV. Quandoque volavi, Il quadro della ricezione di Omero fuori dell’Italia presenta aspetti molteplici, alcuni dei quali ancora da esplorare. La grande Nemesi che governa il mondo mostra che Fortuna può anche essere ‘giusta’ quando, temperata dalla prudenza, riconosce e premia la virtù. A queste due immagini di ‘Fortuna con ruota’, in cui come afferma il poeta replicando a Fortuna la sorte non è altro che una ‘ministra di Dio’ il cui volere va accettato con incondizionato timore, si aggiunge ancora un'illustrazione da una terza volgarizzazione da Boccaccio, il Livre de la Ruyne des nobles hommes et femmes, edito sempre a Bruges nel 1476, che raffigura la lotta della Fortuna contro la Povertà (6). Io sono una dea rara, a pochi nota con il nome di Occasio. ph., II, II, 7-11. Now customize the name of a clipboard to store your clips. Giovan Battista Bonini, medaglia di Camillo Agrippa, 1580 ca. Tandem cum ferret ab hostibus exorta fama quenam foret et mortis causam, ab Eritreis summa cum veneratione sepulcri locus in litore ingenti tumulo atque diu mansuro, in servati decoris testimonium, exornatus est, ut noscamus quoniam nullis adverse fortune tenebris lux possit obfuscari virtutis. La compostezza dell’arte di Guido Reni, che a volte tende a raggelarsi in stilemi precocemente neoclassici, in quest’opera pare felicemente turbata e mossa da quel vento caldo e inquieto che, centocinquant’anni prima, aveva preso a soffiare nella tempesta estetica e rivoluzionaria del Rinascimento italiano. Topics: Museo, traduzioni italiane nel Rinascimento . In tal modo per il mercante che solcava i mari, questi tre concetti separati designavano per contro solo proprietà differenti di quell’unica fortuna-tempesta, la cui mutabilità terrificante e misteriosa da demone della distruzione in dea elargitrice di ricchezze, provocava la restaurazione della sua personalità mitica, naturalmente unitaria, sotto l’influenza di un avito modo di pensare antropomorfico. Verso della medaglia del conte Pier Maria Rossi con il motto "Aut te capiam aut moriar", Parma, seconda metà del sec. LA FILOLOGIA UMANISTICA Anche nel Medioevo era stata costante la presenza dell’antico e di valori e contenuti universalmente umani. Con la collocazione nella tavola della Fortuna dell’incisione di Fanti e del frontespizio di Spirito Warburg mette in evidenza documenti che rivelano un attitudine tipico della mentalità rinascimentale (il Libro delle Sorti è già presente in Tavola 23A: cfr. E se lomo non sapesse in che modo se trova le infrascritte presente tu trovera vinti modi de rasone tu debia andare a circhare altra e sapi che sono anche vinti profeti con le sue scritture che parlano de le dite venture. Nel Medioevo fu apprezzato come poeta didascalico: Dante lo citò come "Orazio satiro" e lo collocò nel Limbo con i grandi poeti classici, Omero, Ovidio e Lucano. dirai che ti sono sfuggita dalle mani. Così, se l’attributo della ruota indica la dea secondo una concezione che trova diffusione in età medievale, non si deve scordare che la ruota accompagnava Fortuna già in epoca romana, e che persiste come attributo che caratterizza Fortuna fino all’età della Rinascita e oltre. Nel Rinascimento la riemersione dell’antico – nella figura della Fortuna con ciuffo, ma anche nella Fortuna con vela – trova un mezzo di espressione e di diffusione particolarmente efficace soprattutto nel genere delle ‘imprese’. Optimo è fare collei o pace o triega, conformando la voluntà nostra colla sua, ed andare volentieri dov’ella accenna, acciocchè ella per forza non tiri.