Questa prassi, se efficacemente promossa, recherà alla Chiesa, ne sono convinto, una nuova primavera spirituale. Bruno Forte, ibid.). Ognuno si sente responsabile della crescita di ciascuno e di tutti. Tale ‘’lectio divina” comprende alcuni gradini: • “è come se la lectio offrisse alla bocca un cibo ancora solido, • la meditatio lo masticasse e lo spezzasse, • l’oratio lo gustasse; • la contemplatio poi si identifica con una dolcezza che infonde gioia e ristoro”. La collatio, dal latino “colligere” = raccogliere: è l’unico passaggio supplementare e integrativo alla Lectio, quando si svolge in forma comunitaria. t un dono che ordinariamente si produce nell'ambito della lectio divina, anche se evidentemente lo Spirito santo è libero di effonderlo quando vuole. Questo vi dovrebbe portare alla fase successiva della conversazione con Dio: potete "parlare" con i vostri pensieri, le vostre idee, la voce interiore o una voce esterna. Contemplare è entrare in un rapporto di fede e di amore con il Dio di verità e di vita che in Cristo ci ha rivelato il suo volto, quel volto che ogni pagina della Bibbia ci svela. +39 392 8866365, Live il blog dell'Abbazia di Montecassino, La Cattedrale dell'Abbazia di Montecassino, La Tomba di San Benedetto e di Santa Scolastica, Donazioni, Offerte Ss.Messe e Lasciti Testamentari, Architettura e statue del chiostro bramantesco. Quindi, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. Le opinioni umane vengono e vanno. “Un fatto simile a quello che sto analizzando, l’ho già trovato in qualche passo dell’AT? E’ importante questa ricerca per capire il significato corretto del testo e non “uscire dal seminato”. Si prende in mano una penna e si apre la pagina biblica. la Lectio Divina si fa mettendosi in preghiera ed in meditazione, scrutando la parola di Dio. La LECTIO DIVINA è un'esperienza di lettura pregata della Bibbia. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta , io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3,20). Nella Lectio divina la Scrittura commenta la Scrittura. E’ l’intuizione che, al di là delle parole, dei segni, del fatto biblico, delle cose capite, dei valori emersi, c’è qualcosa di più, c’è un orizzonte immenso. La Parola di Dio, invece, è Parola di vita eterna, porta in sé l’eternità, ciò che vale per sempre. La novità rispetto alla grande tradizione è che ora si fa in gruppo, si fa in massa, e quindi è necessario reinventare l’elemento comunitario come tecnica, ritmo e animazione. Nella lectio divina leggo la Parola, essa mi porta l'amore di Dio, essa fa che il … La Parola di Dio, invece, è Parola di vita eterna, porta in sé l’eternità, ciò che vale per sempre. Dapprima scegliete un testo su cui concentrarvi. Toggle mobile menu. La contemplatio non è astratta: comporta sempre l’azione. , di riposare in lui, di amarlo, di accogliere il suo amore per noi. Di lui sappiamo solo che nel 1173 era già monaco con responsabilità e che nello stesso anno, o in quello successivo, fu eletto nono priore della Grande Certosa, dove morì nel 1188. Nient'altro. Dovreste sentirvi calmi e rilassati: siete voi che interagite con Dio, che è felice di farvi visita. . 1In principio era la Parola, e la Parola era verso Dio e la Parola era Dio. Giunge con i suoi problemi: i malati, gli storpi, i ciechi, i … Immagine perfetta della Chiesa, Maria si lascia plasmare dalla Parola di Dio: . Siamo abili a scappare da noi stessi, a “lasciar correre” pur di evitare qualcosa che ci dà fastidio, così come siamo molto accorti a giustificare i nostri comportamenti, per non cambiare abitudini. Certamente, come ogni cammino di vita spirituale ha le sue fatiche e, alcune volte, soprattutto quando sperimentiamo qualche forma di aridità spirituale, potremmo anche essere tentati di abbandonarlo. La collatio non è per la discussione né per la condivisione, ma per la comunicazione. Ora chiudiamo la Bibbia e mettiamo da parte il testo con cui abbiamo fatto il percorso della lectio, della meditatio e dell’oratio. Il luogo privilegiato della lettura e dell’ascolto della Parola è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi. "La lectio divina è un approccio graduale al testo biblico e risale all'antico metodo dei Padri, che ... delle cose di Cristo. Il dramma del giudizio si svolge secondo due momenti preceduti da una introduzione (vv. La Lectio Divina è un metodo “ideato” da Guigo II Certosino. 12/12/2020 – Aggiunta la condivisione del brano 37 Lc 8,19-25. 5 E la luce si manifesta nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. Quando si prega e si ama molto, quando si è presi, afferrati dalla rivelazione della vita e dell’amore di Dio, le parole quasi vengono a mancare e non si pensa più tanto ai singoli elementi del brano letto e a ciò che abbiamo compreso. È il potere della grazia di Dio. Martedì 1 dicembre 2020 3 Mercoledì 2 dicembre 2020 4 ... Il vangelo di oggi è come il sole che sorge. momento di preghiera. A questo punto, la contemplazione è qualcosa di molto semplice. La Lectio divina: imparare a pregare con la Parola di Dio Questo breve Sussidio sulla Lectio divina si divide in due parti. Quindi, applica tutto il testo a te” (Kierkegaard). In Gesù, il Padre tutto ci ha detto e ci ha dato. Segue la contemplatio, la contemplazione. Ognuno gioisce della gioia degli altri. Ritorna in qualche racconto del vangelo? Basta guardare: aprirsi alla luce della Parola; guardare con ammirazione: che è l’estasi davanti al bello e al buono; con occhio semplice, con lo sguardo trasparente che si apre trasognato sulla realtà, ne gioisce e ne coglie la novità; nel silenzio che è il clima delle grandi comunicazioni e delle intuizioni più forti. E’ il momento del colloquio intimo tra Dio e il credente, del “faccia a faccia” con il Signore (Fil 2,5). La condivisione della Parola. Anche in questo passaggio della Lectio bisogna essere coerenti con le indicazioni della Parola, per permettere alla Parola di convertirci. La Lectio è una delle priorità pastorali che Giovanni Paolo II ha indicato alla Chiesa all’inizio di questo terzo millennio: “Non c’è dubbio che il primato della santità e della preghiera (di cui ha scritto nei paragrafi precedenti) non è concepibile che a partire da un rinnovato ascolto della parola di Dio. La storia e le situazioni vissute dai personaggi presenti nel testo diventeranno fonte di confronto con la nostra situazione e la nostra esperienza personale: in loro, troveremo noi stessi, scopriremo il nostro modo di essere e agire in profondità, ci conosceremo meglio. La Lectio Divina dovrebbe svolgersi in un luogo silenzioso in cui si può stare da soli, senza essere disturbati. Ricordate che l'obiettivo non è portare a termine un certo numero di testi o letture, ma entrare in contatto con Dio attraverso la lettura delle Sue parole. Occorre, carissimi, consolidare e approfondire questa linea, anche mediante la diffusione della Bibbia nelle famiglie. L’unico momento supplementare e integrativo che condivido, quando la Lectio Divina si svolge nella forma comunitaria, è la “collatio”. La Bibbia non utilizza i termini contemplazione e contemplare: ricorre di preferenza ai verbi conoscere, vedere e, soprattutto, ascoltare, il più usato nell’AT. Si rinvia all'informativa estesa Cookie Policy per ulteriori informazioni. C. M. Martini). Dobbiamo leggere la Sacra Scrittura non come parola del passato, ma come Parola di Dio che si rivolge anche a noi e cercare di capire che cosa il Signore voglia dire a noi. Nella pratica della Lectio divina, la cosa importante non è capire la Parola, subito e a tutti i costi, e “preoccuparsi” se un testo della Scrittura dice nulla… La prima cosa davvero necessaria è essere raggiunti dalla Parola, essere abitati dalla Parola, diventare dimora, tempio della Parola. Un metodo per leggere e approfondire la Parola di Dio; una via ben collaudata per accogliere la Parola, per approfondirla e gustarla, un sistema che costituisce un vero e proprio itinerario spirituale in varie tappe (cfr nota in fondo al testo). Il secondo rischio, a mio avviso, è originato dal fatto che qualche autore spirituale moderno ha aggiunto altri passaggi/momenti ai quattro tradizionali, rendendo il metodo eccessivamente complesso. Il passo successivo è: abbracciate il silenzio. Ancora), A questo punto, la contemplazione è qualcosa di molto semplice. In questo modo scopriremo elementi che a una prima lettura, forse distratta e un po’ affrettata, passano inosservati, troveremo indizi che non ci aspettavamo, anche se ci pareva di conoscere il brano quasi a memoria. Lectio Divina: 2ª Domenica di Natale (A) ... La Parola entra nella persona e fa che questa si senta accolta da Dio come figlia, come figlio. la pratica quotidiana della Lectio Divina è un traguardo spirituale notevole, poiché molti sono gli ostacoli spirituali che impediscono una corretta esecuzione dell'esercizio ascetico. Per questo non si danno giudizi… ma si esprime: accoglienza, apprezzamento, gratitudine per il fratello/la sorella. Nella Parola la Chiesa trova “l’annuncio della sua identità, la grazia della sua conversione, il mandato della sua missione, la fonte della sua profezia, la ragione della sua speranza” (Sinodo 2008, Instrumentum Laboris, 12). Donna dell’ascolto, Maria si presenta nella visitazione come Madre dell’Amore: . Il brano, in ogni suo elemento particolare, è stato traccia, segno e mediazione della voce di Dio. L'antica pratica della Lectio Divina, lettura divina, si avvicina allo studio e alla preghiera delle Sacre Scritture come ad un qualcosa che, con calma e attenzione, va assorbito, compreso e su cui bisogna focalizzare l'attenzione. E’ l’atteggiamento del giovane Samuele: «Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta» (1Sam 3,10). “La Parola di Dio, la Parola del Padre, è Gesù. La Lectio ha una peculiarità: La Lectio è un ascoltare e assaporare la Sacra Scrittura stando seduti, come Maria, ai piedi di Gesù per non perdere una sola Parola uscita dalle sue labbra. Il luogo privilegiato della lettura e dell’ascolto della Parola è la liturgia, nella quale, celebrando la Parola e rendendo presente nel Sacramento il Corpo di Cristo, attualizziamo la Parola nella nostra vita e la rendiamo presente tra noi. Questo aspetto consiste in una ripetuta lettura di un passo della Scrittura al fine di comprendere il significato che l’autore originario intendeva comunicare ai suoi lettori o ascoltatori. Mi rendo conto che il tentativo di presentare la Lectio divina potrebbe scoraggiare per l’impegno che comporta. La Parola universale. In preparazione del nostro viaggio nella Parola di Dio con il metodo della Lectio divina vediamo cos’è e come si fa. la Parola di Dio ha ritrovato la sua centralità nella vita della Chiesa. Come praticare la Lectio Divina L'antica pratica della Lectio Divina, lettura divina, si avvicina allo studio e alla preghiera delle Sacre Scritture come ad un qualcosa che, con calma e attenzione, va assorbito, compreso e su cui bisogna focalizzare l'attenzione. L’unico momento supplementare e integrativo che condivido, quando la Lectio Divina si svolge nella forma comunitaria, è la “collatio”. 31-33) che presenta la venuta gloriosa del Figlio dell’uomo, la convocazione dei popoli e la loro separazione. Fare esperienza personale di Gesù, il Salvatore e Liberatore, cambia inevitabilmente la nostra vita, i nostri giudizi, i nostri criteri e diventa la confessione pratica, vissuta nelle nostre scelte quotidiane, che lui è il Signore della vita e della storia di tutti gli uomini, che è il Signore del mondo. Insieme, in silenzio, si ascoltano le intuizioni interiori, le risonanze, i germi di vita che lo Spirito, a volte in forma ancora iniziale e incerta, suscita in ciascuno. E’ questo un momento della Lectio che bisogna vivere nella grazia dello Spirito e con grande sincerità e concretezza, perché c’è sempre il rischio di sfuggire al confronto, soprattutto quando ciò che dice Gesù fa paura, o quando quello che emerge dalla Parola ci scomoda o ci mette in discussione, o ci costringe a rivedere i nostri comportamenti o a cambiare qualcosa della nostra vita. Si avverte il bisogno di guardare solo a Gesù, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di “gustare e vedere quanto è buono il Signore” (sl 33/34,9), di riposare in lui, di amarlo, di accogliere il suo amore per noi. «Ecco: sto alla porta e busso. La sua finalità è di “mettere luce” in noi stessi, fare verità in noi. Dopo secoli di esilio della Bibbia dal popolo di Dio, finalmente la Sacra Scrittura ha ripreso il posto centrale che le compete nella liturgia, nella preghiera, nella vita. “Cerchiamo Colui che ci cerca”: contemplare è sentirsi raggiunti e amati da Dio; è guardare a se stessi, a tutti e a tutto con lo sguardo di Dio, con il suo stesso sguardo di Padre e non con il nostro occhio umano; è avere, . (principali o secondari). Come si fa in pratica. Successivamente, è importante prolungare questa raccolta di dati, cercando di ricordare dei brani simili della Bibbia, o di cercarli con l’aiuto delle note in fondo pagina o dei paralleli, normalmente citati in margine. Che cos’è la Lectio Divina, la portata vera di questa espressione che, non a caso, è rimasta latina, in effetti è un po’ intraducibile. Ricordiamo sempre che se la Parola di Dio, da una parte ci accusa, dall’altra offre, ogni volta, una via di uscita e di salvezza. Questo significa che un testo, per essere capito, ha bisogno di essere collocato dentro il con-testo del libro biblico a cui il brano appartiene ma anche nel contesto dell’intera Scrittura, cercando di coglierne la struttura, i personaggi, le azioni e le loro qualifiche, le parole chiave, domandandoci: Chi sono i personaggi che agiscono? Card. Non dobbiamo mai dimenticare che la Parola di Dio trascende i tempi. La Lectio Divina è un metodo “ideato” da Guigo II Certosino. E’ l’intuizione che, al di là delle parole, dei segni, del fatto biblico, delle cose capite, dei valori emersi, c’è qualcosa di più, c’è un orizzonte immenso. Quale punto fermo della pastorale biblica, la Lectio divina va perciò ulteriormente incoraggiata, mediante l’utilizzo anche di metodi nuovi, attentamente ponderati, al passo con i tempi” (ibid.). Abbiamo ricevuto Gesù, persona viva e vera, nella quale abita la pienezza della divinità, e insieme la piena povertà dell’umanità. Lectio divina vuol dire leggere, ascoltare, ritenere, approfondire e soprattutto vivere la Parola di Dio, contenuta nella Scrittura, immergendosi in essa con fede e amore. Occorre, anche, avere presente che gli autori sacri amano caricare alcune parole di un particolare senso o evidenziare alcuni vocaboli (generalmente i verbi) ripetendoli più volte in versetti ravvicinati o nello stesso versetto. Rosario O.C.D., “In ascolto di Dio”, Ed. Abbazia di Montecassino, via Montecassino s.n.c. La pratichiamo, quindi, ogni giorno, per acquistarne un soave e vivissimo affetto e allo scopo d’imparare la sovreminente scienza di Gesù Cristo. La Parola di Dio nasce dalla vita. 1) La Lectio divina. Nella meditazione si fa emergere la punta teologica del testo, il suo messaggio centrale, o comunque un suo aspetto che in quella concreta lectio divina si rivela “parlante”. La storia e le situazioni vissute dai personaggi presenti nel testo diventeranno fonte di confronto con la nostra situazione e la nostra esperienza personale: in loro, troveremo noi stessi, scopriremo il nostro modo di essere e agire in profondità, ci conosceremo meglio. Ritorna in qualche racconto del vangelo? Noi leggiamo la Parola di Dio semplicemente per stare con lui, per ascoltare la sua voce: la Lectio divina è un incontro personale con Dio, un’esperienza di Dio, in essa avviene una comunione di vita con Dio, perché possiamo incontrarlo e sperimentarlo come il “Signore” della nostra vita. Perciò dobbiamo leggerla in comunione con la Chiesa viva. 2Questa era nel principio verso Dio. La contemplatio non è astratta: comporta sempre l’azione. Il primo è quello di una certa rigidità nel riproporlo, intesa quasi in modo meccanico, come una serie di inflessibili atti successivi, mentre invece lo stesso Guigo intendeva i quattro passaggi come concatenati e interdipendenti ma non rigidamente vincolanti. 03043 Cassino (Fr), Italy, Centralino:  +39 0776311529email: info@abbaziamontecassino.orgPosta certificata:  montecassino@pec.it, Per contatti con la stampa o informazioni su eventi, Cell. I momenti o passaggi principali sono: lectio, meditatio, oratio, contemplatio. 05/12/2020 – Aggiunta la condivisione del brano 36 Lc 8,9-18. Questo significa che un testo, per essere capito, ha bisogno di essere collocato dentro il con-testo del libro biblico a cui il brano appartiene ma anche nel contesto dell’intera Scrittura, cercando di coglierne la struttura, i personaggi, le azioni e le loro qualifiche, le parole chiave, domandandoci: «Cosa dice il testo in sé?». Allora con l’applicazione del testo a sé e di sé al testo inizia il dialogo e l’interazione tra il credente e la parola ascoltata. Alla voce di Dio che ci ha interpellati nella lectio e meditatio, rispondiamo con la preghiera, cioè trasformiamo in preghiera quello che abbiamo meditato. 27/12/2020 – Aggiunta la condivisione del brano di intermezzo Natale Gv 1,1-18. La Lectio divina è una “pedagogia” per la lettura della Bibbia. . +39 392 8866365 email: stampa@abbaziamontecassino.org, Centralino  +39 0776311529 email: guide@abbaziamontecassino.org, email segreteria.abate@abbaziamontecassino.orgCell. La sua funzione, quindi, è compiuta, perché la Parola di Dio ci ha ormai raggiunti, ha preso dimora in noi e opera già in noi. Potreste rendervi conto che i vostri pensieri divaghino nei ricordi o nelle preoccupazioni e distrazioni del momento, ma fa parte del processo: siete voi che state offrendo i vostri pensieri, le vostre idee, la vostra mente a Dio e questo per contro è Dio che vi sta parlando e ascoltando. ai nostri amici e gli ascoltatori della Lexio Divina che trasmettiamo ogni giovedì alle nove e un quarto però si può ascoltare anche in differita vi presento dunque la lectio cioè la lettura meditata pregata del Vangelo di domenica prossima che è la seconda domenica dopo Natale quel giorno ehm anche il giorno in cui si festeggia il nome di Gesù che vuol dire salvatore. Quale? Si passa quindi alla meditatio, la meditazione, che è una sosta interiore sugli elementi portanti del brano, raccolti durante la lectio. «Cosa dici a me, Signore, con queste tue parole?». Si chiama “divina”, non soltanto perché i testi che leggiamo contengono ciò che Dio dice, ma anche perché è una lettura che si fa in due: chi legge, da una parte e lo Spirito del Risorto, dall’altra. La Parola di Dio nasce dalla vita. Nella meditazione si fa emergere un suo aspetto del testo che, in quella concreta lectio divina, si rivela «parlante». Per questo la sua Parola giunse vicino a noi e si fece presente in mezzo a noi nella persona di Gesù. La sua beatitudine è aver ascoltato e creduto alla Parola dell’Eterno: Ma per non cadere nell’individualismo dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio. E’ lo Spirito Santo che crea “simpatia” tra la Parola di vita, i fratelli, le sorelle e, attraverso ciascuno, la comunità. È forse il dono più prezioso che lo Spirito ha fatto alla Chiesa del nostro tempo, quindi, fatto a noi, coscienti di avere una grande responsabilità nel mondo di oggi: annunciare il Vangelo. Dovrebbe essere una tranquilla alternanza di azione (lettura e preghiera parlata, conversazione con Dio, per esempio) e ricezione (silenzio, riflessione, meditazione, ascolto di Dio e delle Sue parole). Non è giusto accettare dalla Scrittura solo approvazioni e consolazioni. 3Tutte le cose avvennero per mezzo di Lei, e senza di lei nessuna cosa avvenne. Donna dell’ascolto, Maria si presenta nella visitazione come Madre dell’Amore: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?» (Lc 2,43). Abbiamo ricevuto Gesù, persona viva e vera, nella quale abita la pienezza della divinità (Col 1,19) e insieme la piena povertà dell’umanità. anno A 14 gennaio 2017 PADRE INNOCENZO GARGANO OSB Cam. Abbiamo oggi è domani per entrare in questa dimensione di “ascolto” personale e provare. In questo modo scopriremo elementi che a una prima lettura, forse distratta e un po’ affrettata, passano inosservati, troveremo indizi che non ci aspettavamo, anche se ci pareva di conoscere il brano quasi a memoria. 01.17 LECTIO DIVINA Domenica II ... come si solito si dice, ma si identifica con coloro che ... parla del Figlio che si svuota di tutta la sua dignità si Figlio di Dio e si fa in tutto . Certamente, come ogni cammino di vita spirituale ha le sue fatiche e, alcune volte, soprattutto quando sperimentiamo qualche forma di aridità spirituale, potremmo anche essere tentati di abbandonarlo. Che cos è la contemplazione? 6Ci fu un uomo mandato da Dio, il suo nome [era] Giovanni. E’ il contemplare agendo, in cui il cuore, toccato dalla presenza di Cristo, si chiede: «Cosa devo fare per realizzare questa Parola?». ... Scoprirai come la verità sia sempre al di là di come la si fa apparire. La lectio divina (Enzo Bianchi) «È necessario che l'ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell'antica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa cogliere nel testo biblico la Parola viva che interpella, orienta, plasma l'esistenza» (Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, 39). la prima parte vuole presentare l’importanza ed il ruolo della Parola di Dio, la seconda fornisce alcune indicazioni per pregare con essa. Cosa dire? Nella collatio il protagonista principale è lo Spirito Santo, vivente nella Parola di Dio e nelle sorelle/fratelli. E’ la lettura e rilettura “intelligente” del brano che abbiamo davanti, per metterne in rilievo gli elementi portanti. Portando in noi la Parola di Dio, portiamo dunque in noi l’eterno, la vita eterna”, (Benedetto XVI, Udienza generale di Mercoledì 7 novembre 2007, cfr Osservatore Romano 8 novembre 2007), Mi rendo conto che il tentativo di presentare la Lectio divina potrebbe scoraggiare per l’impegno che comporta. La lectio divina è la liturgia che noi celebriamo nella tenda del nostro corpo, che noi facciamo in mezzo agli uomini come il Figlio la faceva nello spazio della Trinità già prima di tutti i secoli. La lectio divina non va confusa con lo studio di un testo biblico, però lo studio può e deve essere integrato nella lectio divina Si tratta infatti di superare l’alterità del testo, la distanza che ci separa da testi scritti molto tempo fa e in lingue e contesti culturali molto diversi dai nostri. Quindi, pur essendo sempre una Parola personale, è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa. E’ il contemplare agendo, in cui il cuore, toccato dalla presenza di Cristo, si chiede: . Quanto è oggi modernissimo, domani sarà vecchissimo. La lectio divina non è quindi una lettura che procede solo dalla Bibbia al credente, ma anche al contrario, perché influisce nel trasformare la vita di coloro che vengono toccati da quanto leggono. Sono vere e proprie indicazioni di percorso che aiutano a comprendere un testo nella sua verità storica. 1 - Il termine Lectio Divina è davvero difficile da … Quale? Soprattutto: nella collatio si è discepoli gli uni degli altri. E’ l’intuizione del Regno di Dio dentro di noi, è la certezza di essere stati “toccati” dalla grazia divina. Ma per non cadere nell’individualismo dobbiamo tener presente che la Parola di Dio ci è data proprio per costruire comunione, per unirci nella verità nel nostro cammino verso Dio. Una volta che sarete in silenzio e concentrati, potrete cominciare a leggere con intenzione il testo che avrete scelto. Dove? Il termine latino contemplatio va tradotto in italiano: guardare, osservare con senso di meraviglia, di stupore, con ammirazione. Questi verbi, però, non esprimono anzitutto il conoscere come funzione intellettuale, o il vedere e l’ascoltare come azioni materiali, ma piuttosto come attività del cuore e della vita: si “conosce” Dio con il cuore, lo si sperimenta con la vita. “Lo Spirito, infatti, conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio” (1Cor 2,10). L’icona di Maria, Vergine dell’ascolto. Dobbiamo richiamare anche l’invito di Benedetto XVI: “In questo contesto, vorrei soprattutto evocare e raccomandare l’antica tradizione della Lectio divina: l’assidua lettura della Sacra Scrittura accompagnata dalla preghiera realizza quell’intimo colloquio in cui, leggendo, si ascolta Dio che parla e, pregando, Gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore (cfr DV 25). Si cerca una maggiore semplicità e disposizione ad ascoltare e non a parlare. E’ la lettura e rilettura “intelligente” del brano che abbiamo davanti, per metterne in rilievo gli elementi portanti. Come fare la lectio divina. In Gesù, il Padre tutto ci ha detto e ci ha dato. Nella collatio ognuno vede il fratello, la sorella in una dimensione di fede. La sua beatitudine è aver ascoltato e creduto alla Parola dell’Eterno: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 2,45) (mons. Non dobbiamo dimenticare che la Lectio è un itinerario di tutta la vita e, come ogni esperienza spirituale, va affidata, prima di tutto, alla forza, alla grazia e alla misericordia di Dio. Dobbiamo essere convinti che l’incontro approfondito con la Sacra Scrittura e l’esperienza, – sono doni dello Spirito Santo, che attraverso la pratica continuata e assidua della Lectio divina, ci introduce “alla verità tutta intera” (, La Lectio divina è un cammino di unificazione della nostra persona e della nostra vita intorno.