676-682; Sancti Bonaventurae Opuscula Franciscana, a cura di L. Pellegrini, Roma 1993, pp. La costruzione delle cupole, le quali andavano a sostituire il precedente progetto, che prevedeva invece un sistema di volte a crociera esteso a coprire tutti gli spazi dell'edificio, dovette iniziare tra il sec. (Assisi 1982), Milano 1982; 800 Jahre Franz von Assisi, cat. Ein Beitrag zur Bettelordensbaukunst im Rheinland, in Kunst und Kultur am Mittelrhein: Festschrift für Fritz Arens zum 70. Dufeil, Guillaume de Saint-Amour et la polémique universitaire parisienne 1250-1259, Paris 1972; R. Lambertini, Apologia e crescita dell'identità francescana (1255-1279) (Istituto storico italiano per il Medioevo. Ihre Dekoration als Aufgabe und die Genese einer neuen Wandmalerei, Berlin 1977; R. Branner, Manuscript Painting in Paris during the Reign of Saint Louis. Il termine ϑεολογία appare con certezza per la prima ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Gli anni successivi segnarono il rientro di questo modello ideale di vita e di immagine nei canoni del linguaggio dell'architettura duecentesca o più precisamente l'adeguamento e l'assimilazione nei tipi proposti dagli altri Ordini mendicanti, la cui storia si era fin dalle origini incanalata nei binari di una attività di tipo eminentemente pastorale.Le vicende dell'architettura francescana vanno dunque considerate in strettissima relazione con le vicende dell'Ordine, derivando da esse una netta distinzione in momenti diversi, spesso tra loro tanto antitetici da risultare quasi versanti contrapposti di una lacerante contesa polemica, endogena allo stesso Ordine, che di fatto, andando a coinvolgere le stesse questioni istituzionali, portò alla divisione tra coloro che intendevano perseguire con assoluta fedeltà il modello di vita e azione proposto dallo stesso Francesco e coloro che, invece, vedevano la vita dell'Ordine strutturata secondo schemi più idonei a una vita di impegno pastorale (v. Francescanesimo).Tra i termini di questa contrapposizione, l'architettura, cioè il problema degli edifici dove vivere ed esplicare la propria attività, costituisce uno tra gli elementi più dibattuti.Ancora più importante appare la questione architettonica nel momento delle origini e ciò proprio per il diretto coinvolgimento dello stesso fondatore con problemi e questioni di tipo architettonico; se infatti alcuni tra gli episodi più significativi della vita di Francesco, così come sono raccontati dalle fonti, si svolgono sullo sfondo di architetture ben definite e individuabili, dalla chiesetta di S. Damiano a quella della Porziuncola, proprio questi edifici costituiscono il banco di prova dell'intervento di Francesco come restauratore. Storia ed arte, Milano 1983; L. Pellegrini, Insediamenti francescani nell'Italia del Duecento, Roma 1984; Esperienze minoritiche nel Veneto del Due e Trecento, "Atti del Convegno nazionale di studi francescani, Padova 1984", Le Venezie francescane, n.s., 2, 1985; G. De Sandre Gasparini, Il francescanesimo a Verona nel '200: note dai testamenti, ivi, pp. atti notarili, diplomi episcopali) mostrano come tali modalità di vita abbiano progressivamente lasciato il posto a forme abitative più stabili, che si realizzarono spesso trasformando in sedi esclusive per i frati gli ospizi destinati a poveri, viandanti, infermi e lebbrosi, nei quali si era andata progressivamente costituendo una piccola e mobile comunità di Minori, o riadattando a dimora stabile per i frati luoghi di sosta presso chiese (Chiese e conventi, 1981; Pellegrini, 1984, pp. Nel mosaico di S. Giovanni in Laterano fu socius di Torriti un frate francescano, Jacopo da Camerino, che in seguito fu anche attivo nel cantiere del duomo di Orvieto, la cui fondazione si deve allo stesso Niccolò IV (Fumi, 1891). Righetti Tosti-Croce. 125-143; C. Hegglin, F. Glauser, Kloster und Pfarrei zu Franziskanern in Luzern. S. Maria degli Angeli 1983-1984); Bullarii Franciscani epitome, a cura di C. Eubel, Quaracchi 1908; Fontes Franciscani, a cura di S. Brufani, S. Maria degli Angeli 1994; Thomas de Papia, Dialogus de gestis sanctorum Fratrum Minorum, a cura di F.M. 295-326; S. Vila, La ciudad de Eximenis. venti scene, commissionate da un laico, Guglielmo di Castelbarco, la cui immagine, insieme a quella del rettore del convento, Daniel Gusmerio, fu ritratta sull'arco trionfale dell'edificio (Blume, 1983).A Costantinopoli, tra il quinto e il sesto decennio del Duecento - e comunque entro il 1261, anno della riconquista della città da parte dei Bizantini -, in una piccola cappella della Kalenderhane Cami, furono affrescati dieci episodi della Vita di Francesco (Istanbul, Arkeoloji Müz. In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. Portano tutti un cordone bianco con tre nodi alla cinta, i tre nodi significano i tre voti: castità, povertà e obbedienza. Una notevole diffusione in ambito francescano ebbe anche il testo dell'Apocalisse (v.), connessa alla interpretazione della figura del santo con l'angelo del sesto sigillo (Burr, 1992). Perché diceva qualunque cosa troppo vistosa fosse stata tollerata in quel luogo, ben presto si sarebbe diffusa per l'Ordine e sarebbe stata presa come esempio da tutti" (Vita secunda, XXVII, 57). Marcati fenomeni di assimilazione tra i discorsi e i modi proposti in architettura dai singoli ordini - Domenicani, Servi di Maria, Eremiti di s. Agostino, oltre naturalmente ai F. - appaiono infatti in momenti successivi e si consolidano comunque a partire dal valico tra Duecento e Trecento.Gli anni delle origini e quelli fino alla metà del secolo - di fatto i meno noti anche per la mancanza di analisi architettoniche e archeologiche su organismi tuttora esistenti, ma pressoché tutti trasformati per sopperire alle esigenze di un Ordine, esso stesso mutato rispetto ai postulati originari - costituiscono di fatto la vera questione dell'architettura francescana, il momento in cui, ponendosi in contrapposizione di idee, ma anche di immagine, rispetto alle "grandi accademie architettoniche del maturo Medioevo europeo" (Romanini, 1986, p. 182), si dà forma a strutture architettoniche di traumatico impatto visivo e anche emotivo, come la chiesacapannone o fienile (Gross, 1937), autentica realtà di rivoluzione rispetto ai tipi e ai modelli architettonici europei. fu dominio dei duchi di Spoleto e acquistò floridezza economica e liberi istituti comunali, divenendo poi culla del ... Antònio da Padova, santo. In particolare in Germania, in Vestfalia e nella zona renana, l'impianto binave, reso spesso asimmetrico dall'inserimento di un Langchor al termine di una sola delle due navate, è documentato in vari casi: tra i più precoci la chiesa dei F. di Münster, iniziata intorno al 1280, e quella dei F. di Höxter an der Weser (Nordrhein-Westfalen), degli anni 1281-1320 (Binding, 1985). Otto sono invece le storie presenti nella tavola già in S. Francesco al Prato a Pistoia (Mus. (Perugia-Todi-Foligno), Milano 1982, pp. Per continuare ad innovare. L'informe raccolta delle Constitutiones emanate fino al 1257 (Brooke, 1959; Cenci, 1990) venne riorganizzata dal ministro generale Bonaventura da Bagnoregio, eletto in quell'anno, in un testo costituzionale organico approvato dal Capitolo generale di Narbona nel 1260 (Bihl, 1941).Bonaventura era stato uno degli elementi di maggior spicco nella vivace, anzi rovente polemica che nell'Università di Parigi aveva contrapposto i magistri degli Ordini mendicanti ai magistri secolari, i quali si erano fatti portavoce non solo di malumori interni contro Domenicani e F., ma delle rimostranze da parte del clero locale che rivendicava diritti ed emolumenti connessi con la cura animarum contro l'invadenza pastorale dei Mendicanti. Le forme gotiche, affidate per la loro realizzazione all'uso del cotto, avevano già avuto precoce diffusione anche in ambito francescano in Svezia con la chiesa di Riddarholmen a Stoccolma, intorno al 1270, e in Danimarca con la chiesa dei F. di Ystad (Scania).La tipologia di Hallenkirche a tre navate appare rappresentata nel corso del Trecento e poi nel secolo successivo anche in Austria, con la chiesa dei F. di Vienna, iniziata nel 1339 e poi proseguita per tutto il secolo.Queste tipologie architettoniche, soprattutto nell'area transalpina, sopravvivono anche per il secolo successivo, elaborate ancora in forme sostanzialmente gotiche. Tomei, di A. Tomei - Garrison, Italian Romanesque Panel Painting, Firenze 1949; R. Offner, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting, III, 6, New York 1956; H. Hager, Die Anfänge des italienischen Altarbildes. Gli ordini mendicanti nascono agli inizi del XIII secolo allorché la Chiesa si trova a combattere contro i movimenti ereticali che denunciano la corruzione del clero.. Attraverso il Tribunale dell’Inquisizione gli eretici sono ricercati, processati e, a volte, giustiziati. Nel sistema delle navate i fermenti tratti dall'architettura cistercense appaiono ancora più vitali: i sostegni ottagonali sono sicuramente derivati da abbaziali padane; nelle coperture, realizzate con un sistema esapartito nella navata centrale e quadripartito nelle laterali, pur tenendo conto del prototipo costituito in ambito locale dalle volte esapartite della cattedrale di Piacenza, non deve essere omesso il rapporto con la serie di analoghe soluzioni presenti nell'architettura cistercense italiana (Cadei, 1985), ma per i profili di queste volte è stato individuato anche uno stretto contatto con il cantiere di Assisi (Schenkluhn, 1985). FRATI MINORI o francescani (Ordo fratrum minorum). – Religioso appartenente a una congregazione di francescani di stretta osservanza, che, fondata nel 1459 dal beato Amadeo Lusitano, si diffuse spec. This video is unavailable. Geburtstag, Worms 1982, pp. Padova); l'edificio presenta una terminazione a impianto pressoché quadrato, coperto da cupola con tamburo esterno. Brooke, Early Franciscan Government. und ihre stilistische Verwandtschaft mit Kirchen des Landgebietes. Nella diatriba sorta si trovarono coinvolti anche i laici aderenti al Terzo Ordine; infatti questi uomini riuniti in fraternità, pur non aderendo alla vita religiosa vera e propria con i tre voti di povertà, castità ed obbedienza, e non essendo nemmeno chierici con facoltà di celebrare la messa e confessare, con il loro modo di vivere povero, penitenziale e in soccorso dei deboli e dei malati in ospedali e ospizi per pellegrini calcarono l'ideale francescano, al punto che videro l'autorità papale dar loro una regolamentazione con la Bolla Supra montem del 18 agosto 1289, emanata a Rieti da papa Niccolò IV e diretta ai "penitenti lombardi" francescani. 71-83; C. Bruzelius, Il coro di San Lorenzo Maggiore e la ricezione dell'arte gotica nella Napoli angioina, ivi, pp. La seconda variabile è data dallo schema di alzato, anch'esso oscillante tra la soluzione con la navata centrale nettamente predominante rispetto alle laterali e l'alzato 'a sala', nel quale le coperture delle navate hanno, almeno nella quota d'imposta, altezza uguale. La discussione sui problemi relativi all'attuazione pratica dell'ideale di povertà - le cui vicende sono narrate da una fonte di parte, il Chronicon di Angelo Clareno - provocò, a partire da questo periodo, una frattura che non poté più essere sanata. Le fonti ricordano una grande croce dipinta commissionata da frate Elia a Giunta Pisano nel 1236 e conservata nella basilica di S. Francesco ad Assisi sino al sec. Le vicende della polemica sono il segno più evidente del ruolo primario e prestigioso al quale i F. erano assurti nella Chiesa e nella società accanto ai Domenicani: la corposa presenza con grandi sedi conventuali, il pervasivo attivismo nei vari settori - pastorale, socioeconomico, politico, giuridico-normativo, infrastrutturale - della dinamica e inquieta realtà urbana, il ruolo da protagonisti nel controllo e nella repressione della dissidenza religiosa e nell'organizzazione associativa della religiosità e della devozione, l'intraprendenza nell'orientare, sollecitare e raccogliere donativi e lasciti testamentari ponevano più di un problema di rapporto con le altre componenti socioreligiose e scatenavano tensioni, al limite della contestazione, all'interno dello stesso Ordine. o dei Frati Minori, già designati in passato (dal 1415) con la propria denominazione di "Frati Minori Osservanti", alla quale famiglia furono giuridicamente unite sotto un unico ministro generale fin dalla loro fondazione, nell'arco del '500, quelle dei Frati Minori "Riformati" (della Stretta osservanza), Scalzi o "Alcantarini", e "Ricolletti"»[6]. Pavia), chiesa iniziata intorno al 1375, dove l'impianto 'a sala' vede anche l'inserzione di un transetto e di un tiburio (Romanini, 1964; Villetti, 1984).Anche Oltralpe, in particolare nell'area tedesca (Krautheimer, 1925; Binding, 1982; 1985), il tipo della chiesa a tre navate viene interpretato sostanzialmente secondo i due diversi modelli dell'impianto basilicale e di quello 'a sala'. VIII). Fast - Hardware Decoding. 23-31; A.M. Romanini, Die Architektur der ersten franziskanischen Niederlassungen, in 800 Jahre Franz von Assisi, cat. 100 Seiten köstliche Rezepte. CARATTERISTICHE: -eseguita da coro di voci maschili -in lingua latina -monodico -favorisce la concentrazione e la comprensibilità delle parole -rende solenne il testo sacro e sviluppa il senso di comunione tra i fedeli 4. Una vicenda figurativa del Tardo Duecento romano, Roma 1990; A. Cadei, Dall'architettura alla pittura: vicende di un cantiere. A partire dall'ultimo decennio del secolo analoghi movimenti di riforma sono segnalati in Francia e in Spagna, ma è soprattutto in Italia che il moto riformatore prese vigore per espandersi nelle regioni dell'Europa centro-orientale. Sbaralea, C. Eubel, 7 voll., Roma 1759-1904 (rist. - Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 287-316; A. Cadei, Cori francescani ad ambulacro e cappelle radiali, in Storia e cultura a Padova nell'età di S. Antonio, "Convegno internazionale di studi, Padova-Monselice 1981" (Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana, 16), Padova 1985, pp. Abwechslungsreiche Diät bei zu hohem Cholesterin-Spiegel: So ernähren Sie sich optimal. Collectanea 23, 1990, pp. A partire dalla metà del secolo si moltiplicarono esemplari di questo tipo, tra cui spiccano quelli riferiti al Maestro dei Crocifissi Blu, l'uno conservato ad Assisi (Tesoro Mus. 1260-1323, London 1961; A.M. Ini, Nuovi documenti sugli Spirituali di Toscana, Archivum Franciscanum historicum 66, 1973, pp. Seguirono anni di tensioni, di aspre polemiche, di lotte, di contestazione e di repressione, che coinvolsero i superiori delle province - particolarmente in Italia delle Marche, dell'Umbria, della Toscana e in Francia della Linguadoca -, la dirigenza suprema dell'Ordine, i cardinali delle grandi famiglie romane Colonna e Orsini e i principi aragonesi di Sicilia e angioini di Napoli, che protessero spirituali dissidenti come Angelo Clareno, i pontefici da Niccolò IV a Celestino V, a Bonifacio VIII, a Clemente V, che investì del problema lo stesso concilio di Vienne (1312), come riferiscono gli scritti prodotti nell'occasione sia dalla comunità sia da Ubertino da Casale, esponente degli Spirituali (Ehrle, 1886-1887; Potestà, 1980). 129-130).Nelle quattro vele della volta d'incrocio nella basilica inferiore di Assisi sono raffigurate quattro scene allegoriche con S. Francesco in gloria, l'Obbedienza, la Povertà, la Castità, la cui interpretazione è stata al centro di un ampio dibattito critico, teso a comprenderne il significato nell'ambito della mistica francescana (Stanislao da Campagnola, 1971; Tantillo Mignosi, 1975; Scarpellini, 1982). 117-121; A. Tomei, Un contributo per il perduto affresco dell'Aracoeli, StArte, 1982, 44, pp. 48-64; R. Wagner-Rieger, S. Lorenzo Maggiore in Neapel und die süditalienische Architektur unter den ersten Königen aus dem Hause Anjou, RömFBH 16, 1961, pp. d.C. Simeone dopo essersi ritirato su una montagna non contento di questo isolamento che portava da lui sempre molta gente pensò di allontanarsi salendo verso il cielo. Opere di carattere generale. A Study in the Art of Late Medieval Rome, London 1979; A. Bianchi, Una proposta per l'inquadramento storico degli affreschi della cappella di S. Gregorio al S. Speco di Subiaco, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della III Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma, Roma 1978", a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, II, pp. 1-142; C.H. 135-156; id., Das Problem der Langchöre in Bettelorden-Kirchen im östlichen Mitteleuropa des 13. Col passare dei secoli, l'ordine, o meglio gli ordini francescani furono oggetto di continui tentativi di riforma. Zur Entwicklungsgeschichte der österreichischen Gotik (Forschungen zur Landeskunde von Niederösterreich), Baden bei Wien 1935; P. Lavedan, L'architecture gothique religieuse en Catalogne, Valence et Baléares, Paris 1935; W. Gross, Die abendländische Architektur um 1300, Stuttgart 1937; A.R. casa del Comune, le cui tracce sono ancora oggi ben leggibili al di sotto dell'abside della chiesa di S. Maria degli Angeli presso Assisi. Un altro francescano, fra Jacopo, aveva firmato, già nel 1225, un altro importante mosaico, quello della scarsella del battistero di Firenze (Bihl, 1909; Matsuura, 1992).La basilica di S. Giovanni in Laterano fu al centro di uno degli episodi che conobbero maggiore fortuna nella pittura francescana, il Sogno di Innocenzo III: al pontefice apparve in sogno Francesco nell'atto di sostenere con le spalle l'antico edificio lateranense in procinto di crollare. Molto presto, questi frati più organici all'ambiente cittadino cominciarono ad occuparsi non soltanto della predicazione e della cura d'anime, ma entrarono nel mondo delle nascenti università: anche questo comportava un notevole distacco dallo stile di vita della "fraternità" iniziale, perché un frate che fosse anche professore in uno studium universitario possedeva spesso libri (o - anche se formalmente non li possedeva - comunque li utilizzava come se fossero suoi) e godeva di una certa autonomia rispetto agli altri frati. È il caso del Lignum vitae, testo di s. Bonaventura da Bagnoregio (v.), ripreso intorno al 1305 da Ubertino da Casale (Arbor vitae crucifixae Iesu), che fu tradotto pittoricamente, tra gli altri, in due importanti opere: un affresco di Taddeo Gaddi (Firenze, Santa Croce, refettorio) e una tavola di Pacino di Bonaguida (Firenze, Gall. Huygens, Leiden 1960, pp. Dalla metà ca. Vita. 71-78, 123-133; J.F. Il Sogno, presente nei due cicli di Assisi, quello del Maestro di S. Francesco e quello giottesco, ebbe una preminente collocazione all'esterno della più importante chiesa dell'Ordine a Roma, S. Maria in Aracoeli sul colle capitolino. A seguito dei falliti tentativi di mantenere l'unità dell'Ordine attraverso provvedimenti costituzionali di carattere riformatore (le Costituzioni Martiniane, del 1430; Wadding, 1931-1933, X, pp. Ciardi Dupré Dal Poggetto, Il ciclo corale di San Francesco a Bologna, ivi, pp. 13° cominciarono ad apparire diversi episodi della biografia del santo, la Predica agli ucccelli, Francesco riceve le stimmate, Francesco in adorazione del Crocifisso.L'importanza assunta dall'Ordine nella vita religiosa francese è attestata dai numerosi manoscritti provenienti da Parigi, tuttora presenti ad Assisi. ORDINE MENDICANTE Radicale la povertà evangelica, voto di povertà individuale, non possiedono beni. Nella lunetta che sormonta la figura del giacente, affrescata da Pietro Cavallini (v.), appare raffigurato Francesco che presenta il defunto alla Vergine in trono con il Bambino. A partire dai primi anni trenta del Duecento cominciarono a fare la loro comparsa anche diversi manoscritti miniati direttamente riferibili alla committenza francescana. XIII i Frati minori furono coinvolti nello scontro tra Federico II e Gregorio IX; quest'ultimo, infatti, dall'autunno 1220 come cardinale protettore, quindi dal marzo 1227 come papa, non ebbe ostacoli nell'intervenire sull'Ordine di Francesco d'Assisi (v.). Un'ampia diffusione di questa tipologia è registrabile anche nella Germania settentrionale, nella Prussia orientale e occidentale e nella Slesia: il caso più rimarchevole è costituito dalla chiesa dedicata a s. Giovanni a Stettino, edificio la cui costruzione procedette per tutto il Trecento e che costituisce uno dei più rilevanti esempi di Backsteinhalle, cioè di edificio 'a sala' realizzato nelle forme del 'Gotico laterizio'. 1292, ivi, 34, 1941, pp. Addyman, V.E. 17°, ornava la chiesa di S. Francesco a Ripa (Hetherington, 1979; Menichella, 1981), dove si conservano ancora dipinti su tavola di ambito francescano (Romano, 1992).Anche a Napoli la committenza legata agli insediamenti francescani fu di ampia portata, soprattutto grazie alla circostanza che uno dei santi più importanti dell'Ordine, Ludovico di Tolosa, canonizzato nel 1317, era fratello di Roberto d'Angiò, al quale aveva ceduto la corona del regno di Napoli per indossare il saio francescano. 272-294; C. Bozzoni, L'edilizia degli Ordini mendicanti in Europa e nel bacino del Mediterraneo, ivi, pp. L’Ordine dei Francescani è un’ordine antichissimo e indica in pratica quello dei Frati Minori.Il Primo Ordine è quello fondato da San Francesco d’Assisi nel 1209, chiamati per questo motivo “francescani”.. Les spirituels, ca. Untersuchungen zur Entstehungsgeschichte des toskanischen Hochaltarretabels, München 1962; G.B. Da una parte alcuni frati aspiravano alla vita ascetica e mendicante che aveva contraddistinto la primitiva comunità francescana (ancor prima che diventasse un "ordine" religioso); dall'altra parte, la grande maggioranza dei frati voleva un ordine dedito soprattutto alla cura d'anime, inserito nei contesti cittadini e stabilito in conventi di proprietà dell'ordine stesso.[8]. Baer, Die Kunstdenkmäler des Kantons BaselStadt, III, Die Kirchen, Klöster und Kapellen I (Die Kunstdenkmäler der Schweiz, 12), Basel 1941; A. Verbeek, Zur Baugeschichte der Kölner Minoritenkirche, in Kölner Untersuchungen. A-V-24., in Il codice miniato. A Catalogue of French Mendicant Convents 1200-1550, New York-London 1962; E. Hertlein, Die Basilika San Francesco in Assisi. 13°), a quella che doveva essere la prima redazione della chiesa dei F. di Prenzlau nel Brandeburgo (metà sec. La singolarità della vicenda biografica di s. Francesco, l'intensità del suo messaggio religioso, come pure l'impatto da esso esercitato sulla spiritualità del suo tempo, trovarono eco pressoché immediata nella coeva produzione pittorica, sin dagli inizi del 13° secolo. 15-20; A. Cadei, Architettura mendicante: il problema di una definizione tipologica, ivi, pp. Ad eccezione di un piccolo numero di chiese che hanno la forma tradizionale della basilica romanica, tutte le costruzioni dei francescani e dei domenicani, sia quelle a volta dell’Italia del Nord, sia le costru-zioni più semplici, con copertura lignea, delle chiese umbro-toscane, si richiamano alle forme essenziali dello stile cistercense. Festgabe zur 1900- Jahrfeier der Stadtgründung, a cura di W. Zimmerman (Die Kunstdenkmäler im Landesteil Nordrhein, 2), Ratingen 1950; H. Konow, Die Baukunst der Bettelorden am Oberrhein, Berlin 1954; C. Mooney, Franciscan Architecture in Pre-Reformation Ireland, The Journal of the Royal Society of Antiquaries of Ireland 85, 1955, pp. VII). 161-166; P. Hetherington, Pietro Cavallini. Try for free today! Problemi e discussioni storiografiche, "Atti del XXIII Convegno del Centro di studi sulla spiritualità medievale, Todi 1982", Todi 1985; G.G. Alcune opere, certo, spiccano sia per livello qualitativo sia per particolarità iconografiche, come per es. Il terzo elemento variabile è costituito dal sistema delle coperture: a tetto, con travature a vista o nascoste da un soffitto piano, a volte, sempre a crociera, oppure con copertura a tetto su archi-diaframma, soluzione che è applicata soprattutto in ambito centroitaliano (Krönig, 1938; 1971). Si trattava inizialmente di patenti di garanzia per i prelati ecclesiastici a favore dei Frati Minori che nella loro vita apostolicamente itinerante avevano raggiunto le terre del regno di Francia (Bullarium Franciscanum, 1759-1904, I, pp. Bildprogramme im Chorbereich franziskanischer Konvente Italiens bis zur Mitte des 14. Quali erano gli ordini monastici, caratteristiche dei francescani, dei domenicani ed il contrasto tra i due ordini… Guglielmo di Ockham: biografia e pensiero filosofico Filosofia — Vita e pensiero filosofico di Guglielmo di Ockham, teologo e filosofo francescano vissuto nell'Inghilterra del 1300. Francésco d'Assisi, santo. Alla decorazione delle cappelle attesero alcuni tra i massimi pittori fiorentini del Trecento, tra i quali Taddeo Gaddi (v.), Maso di Banco (v.), Giovanni da Milano (v.) e lo stesso Giotto, che eseguì un breve ciclo con sei storie francescane nella cappella patrocinata dalla potente famiglia Bardi e altre sei storie di s. Giovanni Battista e di s. Giovanni Evangelista nella cappella dei Peruzzi.Un ruolo di primo piano nello sviluppo della pittura francescana fu svolto, verso la fine del Duecento, dal primo papa proveniente dall'Ordine, Niccolò IV. Nella seconda metà del XIII secolo i frati più rigoristi si riconobbero soprattutto nel movimento degli Spirituali, in cui l'aspirazione alla povertà totale e all'"uso povero" (usus pauper) dei beni anche non posseduti si fondeva con attese apocalittiche e con una contestazione più o meno aperta delle autorità della Chiesa (soprattutto papa Bonifacio VIII). ), dei Frati Minori Conventuali (O.F.M.Conv.) Forbidden to accept money, they lived from day to day by working and begging. Legislazione, cronologia, linguaggio, poetiche, in I Francescani in Emilia, "Atti del Convegno, Piacenza 1983", Storia della città, 1983, 26-27, pp. Fonti. Nel corso del Trecento, poi, i temi francescani nelle vetrate conobbero particolare diffusione nelle chiese dell'Ordine in Germania e Austria (800 Jahre Franz von Assisi, 1982, p. 122ss.). 83-100), che si andavano trasformando in luogo di culto di pertinenza esclusiva della comunità minoritica, come si evince dal privilegio papale del 29 marzo 1222 (Bullarium Franciscanum, 1759-1904, I, p. 9). Repeat. Storia e arte, cat. La presenza di una netta separazione tra lo spazio delle navate e quello del coro, realizzata in queste forme, è una originale interpretazione della divisione creata in molte chiese mendicanti da recinzioni o Lettner, e ora documentabile solo in pochissimi casi sopravvissuti ai mutamenti delle esigenze liturgiche. Parti superstiti di questo spazio, inglobate nelle più tarde strutture, sono ancora ben riconoscibili e costituiscono un importante documento della più antica presenza francescana a Roma (Righetti Tosti-Croce, 1978).Le rigide norme delle origini, confermate ancora nel Testamentum di Francesco, ma di fatto già erose nella loro vera essenza durante gli ultimi anni della sua vita, sono del tutto contraddette proprio nell'edificio memoriale del fondatore, la chiesa di S. Francesco ad Assisi, iniziata nel 1228, immediatamente dopo la canonizzazione, e promossa, secondo alcune fonti addirittura progettata, da frate Elia da Cortona, il compagno che lo stesso Francesco aveva designato a capo dell'Ordine.Pur essendo state sanate le questioni più formali relative alla proprietà, con l'affermazione da parte di papa Gregorio IX dell'appartenenza della struttura alla Santa Sede, che la concedeva in uso ai frati, e con la definizione di palazzo apostolico dell'annesso convento, appare evidente il tradimento e stravolgimento delle idee e dei propositi del fondatore per lo sviluppo del suo Ordine che, proprio sulla sua tomba, eresse un imponente edificio, articolato su due chiese sovrapposte, splendenti di affreschi e vetrate (v. Assisi).