Però tutti continuavano a cantare. Non si tratta solo di risse: in più occasioni, nei dintorni del Bentegodi, vengono trovate bottiglie molotov, spranghe, catene, pugni di ferro. Il mio amico però era più incazzato per essersi perso il corpo a corpo con i genoani. Me lo spiegò bene Lucio, dopo il caffè, e devo dire che la sua descrizione di un calcio fatto di “grandi” che lottano per il titolo e di “provinciali” che lottano per la salvezza, un po’ mi appassionò, soprattutto quando mi raccontò dello sgambetto al Milan, nel ’73. Questa proponsione, ancora in embrione negli anni ’70, raggiungerà l’apice nel decennio successivo. Brigate Gialloblu Una volta erano i guerrieri di Verona. Mi sgambettarono e caddi prima addosso al vespino che si rovesciò a terra, poi sul marciapiede dove fui raggiunto da qualche calcio alle gambe. Contiene comunicati del gruppo, commenti e notizie sul campionato, fotografie e uno spazio di discussione. Ma chi cazzo erano ‘sti genoani? Di stampo prettamente campanilista (aggravata in seguito anche dalla matrice politica) è invece la rivalità con i vicentini. Negli anni ’60 Verona fu ribattezzata la “Liverpool d’Italia”. Lucio con i numeri era un mostro e, in effetti, passammo il resto della mattinata a studiare. E poi mi misi a ridere: difendere la bandiera con il sangue! Scaramucce prima di Bologna-Verona 1996/97, zona Bocciofila, prima della gara (tra F.U. In un Bentegodi pronto a festeggiare la scudetto della stella milanista, dove solo nella parte centrale della curva qualche stendardo gialloblu rompe il muro rossonero, Zigoni & C. umiliano il Milan. Il suo mito, a Verona, continua a vivere, anche tra coloro che negli anni ’70 non erano ancora nati. Mi stavo proprio divertendo e quando uscimmo fuori da un sottopasso della ferrovia e mi trovai davanti (ancora in lontananza ma in tutta la sua maestosità) il Bentegodi, fui avvolto da un brivido. La nascita delle Brigate Gialloblù avvenne il 30 novembre 1971, presso il Bar Olimpia di Borgo Venezia I primi brigatisti provenivano per lo più dalla grande città, mentre i primi paesi della provincia veronese in cui si sviluppò il fenomeno furono Cerea, Vigasio, Valeggio, Bovolone, Nogara e la Valpolicella.. Molte tifoserie hanno definito "pesante" l'aria che si respira a Verona. (E sia detto anche alle ragazze)" (Achille Campanile) Spettatori e/o tifosi di Nicola [...] gli scontri fra le Red-white panthers del Vicenza, di sinistra, e le Brigate Gialloblu di Verona, di destra), devastazioni fuori dagli stadi, azioni di guerriglia, attacchi alle ...Leggi Tutto Tutte le mattine prendevo il treno alla stazione di Nogara per recarmi a scuola in città e lo presi anche quella domenica: dovevo fare una full-immersion di calcolo compustico con Lucio, il mio compagno di banco, in vista del compito in classe del lunedì mattina. Solitamente, quando il resto delle tifoserie si era adeguato alla curva veronese, imitandola, le BG erano già oltre, pronte a proporre qualcosa di nuovo. Il 1977 è l'anno nero per gli scontri con juventini, milanisti, bolognesi. Si tratta di una rinascita vera e propria. Ma cosa volevano questi genoani da me? Forum Gialloblu: Muro: BG nel Mondo: Fori de Testa: Visti da Noi: Amici e Rivali: Wallpapers: Audio e Video: Area Links : Fermana-Ascoli: assalto al settore bianconero : non lo so quanti biglietti hanno dato e quanti ne hanno venduti.. Il Genoa si portò sul 2-0 e dalla curva opposta arrivavano sempre più fitti gli sfottò. Log into Facebook to start sharing and connecting with your friends, family, and people you know. Imparai velocemente 3-4 cori e cominciai anch’io a cantare. Sulle Bg è stato detto molto, spesso parlando a vanvera o facalizzando solo alcuni aspetti, io posso dire che in curva ho stretto amicizie che mi porterò dietro per sempre e che la stragrande maggioranza dei frequentatori della sud erano ragazzi come me, non certo teppisti o delinquenti. !” Mi arrivarono due schiaffoni e un pesante calcio in culo ma la bandiera non la mollavo di certo. I miei sensi erano sballottati continuamente tra quello che succedeva in campo e quello che succedeva intorno. Tifo "Giovinotti, non esageriamo! Oggi la generazione delle Brigate Gialloblu sul viale del tramonto, ma i giovani hanno ereditato la reputazione di questo gruppo, uno dei piu' temuti, rispettati e imitati del panorama ultras italiano. Ci accerchiarono in una ventina (noi eravamo in sei, nove se si contano Lucio e gli altri che erano dentro il bar) e in effetti la prima cosa che tentarono di fare fu proprio di impossessarsi della bandiera gridandoci “veronesi fascisti di merda”. Adesso vado allo stadio raramente e mi posiziono nella gradinata superiore, vicino al gruppo del 1° febbraio. La nascita delle "Brigate Gialloblu" avviene il 30 novembre 1971, presso il Bar Olimpia di Borgo Venezia. Sulla scia dei risultati della squadra, la curva si rianima riempiendosi di giovani e giovanissimi. La nascita delle Brigate Gialloblù avvenne il 30 novembre 1971, presso il Bar Olimpia di Borgo Venezia.I primi brigatisti provenivano per lo più dalla grande città, mentre i primi paesi della provincia veronese in cui si sviluppò il fenomeno furono Cerea, Vigasio, Valeggio sul Mincio, Bovolone, Nogara e la Valpolicella. Nella partita contro la Juventus del marzo 1977, sulla pista di atletica dello stadio veronese viene rinvenuta addirittura una bomba a mano! Il giocatore simbolo degli anni ’70 è Gianfranco Zigoni. Probabilmente, l’attrezzo bellico è stato lanciato proprio dalla curva sud e, solo per una fortunata coincidenza, la seconda “sicura” ha tenuto impedendo l’esplosione. non solo come “suoni” ma anche come abbigliamento e, nei limiti del possibile, anche nello stile di vita. Ne più ne meno di quanto sia assurdo giustificare le tante guerre che ci sono nel mondo. Per una corretta visione si consiglia l'uso del browser Microsoft Internet Explorer versione 5 o successiva con Javascript, Popup e Cookies abilitati. È il caso di quelle con Sampdoria e, soprattutto, Fiorentina (le uniche di quel periodo ancora vive e vegete), ma anche con i granata del Torino e con i giallorossi della Roma i rapporti sono ottimi (con i romani l’idillio non durerà comunque molto). Probabilmente avevano sbagliato persona, ma non era il caso di tentare di spiegarglielo: mi dispiaceva davvero, perché ero un tipo pacifico, ma al secondo calcio in culo cominciai a roteare l’asta della bandiera gridando in perfetto dialetto della bassa: “adeso iè cazzi vostri! –Civitanovese: antica rivalità, poi sono anche amici dei sambenedettesi, ai quali avrebbero donato lo striscione “Monticelli Bianconera”. Brigate Gialloblu Una volta erano i guerrieri di Verona. Brigate Gialloblu: "Maggio 1999 l'inizio dei problemi" Commenti ridotti delle Brigate dopo gli scontri: "I tifosi di Ancona conoscono la verità!" Le BG prendono le distanze dai “teppisti” che si infiltrano in curva sud ma i disordini continuano. Ci fermammo in un bar, poco distanti dallo stadio, sul viale che portava alla stazione. Ero ancora scosso dalla rissa con i genoani, ma mi stavo riprendendo e, soprattutto, divertendo. Solo lo zoccolo duro rimane a sostenere una squadra che rischia addirittura la retrocessione in C. Il discorso non cambia nemmeno nel campionato seguente e la curva si spopola sempre di più (il campionato 1980-81 registra il minimo storico di abbonati: 2900). Prima di entrare mi affidò la bandiera sincerandosi che avrei fatto buona guardia: “Guai se qualche genoano tenta di fregartela: difendila a costo di sanguinare!”. Non c’era il porto, non c’era il retroterra industriale, non c’era nemmeno uno squadrone come quello dei “reds”, ma in città e provincia nascevano come funghi gruppi musicali (bands) che si ispiravano ai Beatles, agli Who, ai Cream, ai Kinks etc. Di sicuro c’è che la curva sud non perde assolutamente il suo ruolo di primo piano come fattore di aggregazione per i giovani della città e della provincia. Le B.G. Ci fermammo ad un bar dove un'altra decina di ragazzi, con vespette e ciao bordati di gialloblu stava muovendosi verso la stadio. È così e basta. Tra l’altro non capivo cosa volesse dire “salvarsi” applicato ad una squadra di calcio. Storia La nascita delle Brigate e lo sviluppo. Sembra impossibile che all’epoca le tifoserie non fossero divise, ma era proprio così, anzi: il Bentegodi fu il primo stadio in Italia, fin dalla metà degli anni ’70, a disporre le tifoserie ospiti nella curva opposta, a meno che non ci fossero buoni rapporti con le BG. Sarei stato suo ospite a pranzo, a cena e avrei pure passato la notte da lui. Le Brigate Gialloblu quindi, sono ancora vive e vegete. E noi arrivammo al Bentegodi proprio dalla campagna, percorrendo una stradina sterrata. I tafferugli iniziarono molto presto: dapprima risse, scazzottate, poi si cominciarono ad usare le aste delle bandiere e in curva iniziò ad entrare anche chi, con il pretesto della partita e la relativa libertà di agire in un gruppo, sfogava semplicemente la propria aggressività. Siamo all’8 maggio 1983, a una penultima di campionato che proietterà Verona alle vertiginose altitudini della Coppa Uefa, con noi ancora incerti della salvezza. Degli scontri con i bolognesi nel 1973 si è già detto. “Sei arrivato prima tu dei genoani” mi disse mentre cercavo di farmi posto nella parte posteriore del sellino. -Milan: negli anni ’80 gli viene sottratto lo striscione “Brigate Rossonere sez. La tifoseria di destra, come la Lazio" - Duration: 7:24. striscioni rubati by Brigate /=\ Gialloblù Verona - YouTube Dal bar uscirono in 6-7 e da una via laterale, un gruppetto con la sciarpa gialloblu legata in vita corse subito lì. τικός Ποδοσφαιρικός Όμιλος Ελλήνων Λευκωσίας ..γιατί έτσι μεγαλώσαμε και έτσι συνεχίζουμε ..πιο … Il mio rapporto con il calcio era molto semplice: qualche tiro nel campetto parrocchiale il sabato pomeriggio e ignoranza pressochè assoluta in fatto di squadre, giocatori e così via. Io ero davvero scosso, e se prima non avevo avuto paura, adesso mi stavo cagando addosso: mi ero sporcato i jeans, il giubbotto, mi faceva male una gamba e la scarica di adrenalina mi lasciava adesso tremante. Rimasi senza parole: il campo, la pista di atletica, il formicolio sulle tribune e, soprattutto, la marea umana intorno a me che scandiva la marcia trionfale dell’Aida: “Alè, forza Verona alè…”. Dietro il sellino della vespa Lucio aveva approntato un perfetto portabandiera e così partimmo alla volta del Bentegodi, con il bandierone che faceva oscillare lo scooter e che quando si frenava ti arrivava in faccia chiudendoti la visuale. Sempre nel 1973, il famoso 20 maggio, le BG si fanno un nuovo nemico. A Fermo petardi sull'Ancona Calcio! La propensione a “farsi sentire”, ad esprimere l’appoggio alla squadra tramite la voce, è di chiara importazione inglese, del resto, uno dei vanti delle BG è sempre stato quello di ispirarsi, come stile e mentalità, ai colleghi d’oltremanica. Hellastory è ottimizzato per una risoluzione dello schermo di 800x600 pixel. Lucio!! LE BRIGATE GIALLOBLU E LA CURVA SUD DAL 1971 AL 1982, GLI ANNI '80 E LO SCIOGLIMENTO DELLE BRIGATE GIALLOBLU, Edited by Butel Giallo-Blu - 13/11/2005, 13:00, STORIA DELLE BRIGATE /=\ GIALLOBLU - Verona (comments), STORIA DELLE BRIGATE /=\ GIALLOBLU - Verona, Visto che in questo forum non ho visto questa discussione,da vero tifoso veronese mi sembrava opportuno inserire la storia di un gruppo che ha fatto la storia del mondo ultras di Verona e anche d'Italia : le BRIGATE/=\GIALLOBLU. Un’altra particolarità del tifo veronese in chiave “sonora”, sono i cori atti a denigrare l’avversario, sia nel senso di tifoso che in quello di squadra o singolo giocatore. Sono passati più di dieci anni dalla fondazione delle BG e la realtà del calcio è cambiata radicalmente, così come sono cambiate le curve. La coesione e la grandezza, in termine numerici, della tifoseria veronese è tale da permettere, più di una volta, di occupare interamente la curva della tifoseria ospitante! Pochi anni prima, nel 1987, dodici tifosi del Verona appartenenti alle Brigate gialloblu erano stati arrestati in seguito ai violenti scontri di Brescia-Verona e condannati per “associazione a delinquere”. Ma a convincermi del tutto sul fatto di andare alla partita, furono i gadget di Lucio: sciarpa e berretta a righette gialle e blu, confezionate dalla madre, e la bandiera, anch’essa artigianale, formata semplicemente da due drappi gialloblu cuciti insieme. Vanni Zagnoli riprese e interviste curiose costume 6,857 views Come la maggioranza degli altri gruppi di tifosi organizzati, nascono come apolitiche e i primi scontri di rilievo si hanno nel 1973 proprio con tifoserie apertamente schierate come quella bolognese. Sull’onda del Verona di Garonzi, provinciale di lusso che si toglie spesso e volentieri lo sfizio di sgambettare le grandi, il Bentegodi diventa di fatto “il giocatore in più” e buona parte delle fortune dell’Hellas si consuma tra le mure amiche. Talento naturale, autore di grandi assist e grandi gol, ma soprattutto personaggio estroso, egocentrico, con uno spiccato gusto per lo spettacolo. Inizia il ciclo del Verona straordinario di Bagnoli e la curva sud si prepara a varcare i confini nazionali. Nel Settore P delle ex-Brigate Gialloblù, esposto in alto lo striscione “Un secolo d’amore”. I tifosi veronesi sono sopra la Fossa e, nonostante il gemellaggio con le “Brigate Gialloblù Verona”, la comprensibile tensione porta ad un reciproco lancio di oggetti. Considerando che nello stile di vita dei coetanei inglesi, la frequentazione degli stadi era già una realtà all’inizio degli anni ’70, si intuisce facilmente come l’osmosi con i “turisti” veronesi abbia prodotto effetti anche sul tifo delle BG. E poi perché mi davano del fascista? Ho assistito a circa 300 partite al Bentegodi e ho fatto una cinquantina di trasferte, fino a quando non ho avuto una famiglia a cui badare. Nella stagione 1981-’82 dopo 2 anni di purgatorio, la nuova dirigenza (che vede al vertice Guidotti e Chiampan) riesce ad allestire una squadra competitiva affidandola ad Osvaldo Bagnoli.