Sono alcuni príncipi che agli imbasciadori loro comunicano interamente tutto el segreto suo, ed a che fine vogliono condurre la negoziazione che hanno a trattare con l'altro principe al quale sono mandati. Io non so a chi dispiaccia piú che a me la ambizione, la avarizia e le mollizie de' preti; sí perché ognuno di questi vizi in sé è odioso, sí perché ciascuno e tutti insieme si convengono poco a chi fa professione di vita dipendente da Dio; e ancora perché sono vizi sí contrari che non possono stare insieme se non in uno subietto molto strano. 142. El ricordo di sopra bisogna usarlo in modo che lo acquistare nome di non essere benefattore non faccia che gli uomini ti fugghino: e a questo si provede facil-mente col beneficarne qualcuno fuora della regola; perché Francesco Guicciardini - Ricordi Letteratura italiana Einaudi 5 6. • I motivi è opportuno dire cio' che potrebbe ferire (ricordo 7-8); precetti pratici (ricordo 7-8-9-11); nozioni tecniche intorno a nuclei concettuali (ricordo 6-10-12); CONTRADDIZIONE: Guicciardini afferma la varietà del reale e l'importanza di cogliere le costanti che si manifestano e coglierne l'esperienza in massime. L'autore condanna la corruzione della Chiesa usando gli argomenti consueti nella tradizione letteraria italiana da Dante in poi, puntando il dito soprattutto contro la "mollizie" dei preti e la loro inclinazione al lusso e alle ricchezze attraverso la vendita delle indulgenze: non a caso la Riforma protestante in Germania era nata nel Cinquecento come forte reazione di fronte al moltiplicarsi degli episodi di simonia e infatti Guicciardini dichiara la sua personale vicinanza a quel modello di Chiesa, anche se ovviamente non lo può abbracciare per ragioni di convenienza politica. Ricordi. Né e' pazzi né e' savi non possono finalmente resistere a quello che ha a essere; però io non lessi mai cosa che mi paressi meglio detta che quella che disse colui: Ducunt volentes fata, nolentes trahunt. 76 - naturalismo machiavelliano + discrezione guicciardiniana: tutto quello che è stato per el passato e è al presente, sarà ancora in futuro; ma si mutano e nomi e le superficie delle cose in modo, che chi non ha buono occhio non le riconosce, né sa pigliare regola o fare giudicio per di quella osservazione Questa fece gloriose le imprese del re Catolico, le quali, fatte sempre per sicurtá o grandezza sua, parvono spesso fatte o per augumento della fede cristiana, o per difesa della Chiesa. 62. Francesco Guicciardini was the greatest historian of the Renaissance.His family rose to prominence under the Medici regime (a nascent principate operating behind a republican facade). 140. Io mi accosto piú a questi secondi che a' primi e chi è di questa natura si inganna manco, ma vive con piú tormento. SERIE PRIMA. 57. 125. 137. Tutto quello che è stato per el passato ed è al presente, sará ancora in futuro; ma si mutano e’ nomi e le superficie delle cose in modo, che chi non ha buono occhio non le ricognosce, né sa pigliare regola, o fare giudicio per mezzo di quella osservazione. "I've learned that you can call it a band, but unless everyone is contributing it's not really," J-j-j-Jimmy Chamberlin. Se bene lo ozio solo non fa ghiribizzi, pure male si fanno e' ghiribizzi sanza ozio. 10. Dipoi el principale, cioè quello che l'ha acquistate, v'ha piú amore; e avendo saputo guadagnarle, sa anche la arte del conservarle; ed usato vivere da povero non le dissipa; ma gli eredi, non avendo tanto amore a quello che sanza loro fatica si hanno trovato in casa, allevati da ricchi e non avendo imparato le arte del guadagnare, che maraviglia è che o per troppo spendere o per poco governo se le lascino uscire di mano? Chi disse uno popolo disse veramente uno animale pazzo, pieno di mille errori, di mille confusione, sanza gusto, sanza diletto, sanza stabilitá. And rescue me from me and all that I believe, Lascio le parole non dette e prendo tutta la cosmogonia, 1. L'una e l'altra opinione ha le ragione sue; perché da un canto pare difficile che lo imbasciadore, che sa che el principe suo vuole ingannare quell'altro, parli e tratti con quello ardire e con quella efficacia e fermezza che farebbe se credessi la negoziazione trattarsi sinceramente e sanza simulazione; sanza che, può per leggerezza o malignitá fare penetrare la mente del suo principe; il che, se non la sapessi, non potrebbe fare. È in proverbio, che delle riccheze male acquistate non gode el terzo erede; e se questo nasce per essere cosa infetta, pare che molto manco ne dovessi godere quello che l'ha male acquistate. La buona fortuna degli uomini è spesso el maggiore inimico che abbino, perché gli fa diventare spesso cattivi, leggieri, insolenti; però è maggiore paragone di uno uomo el resistere a questa che alle avversitá. La fortuna, che per Machiavelli poteva ancora essere controllata da uomini dotati di virtù, ora invece afferma la propria «grandissima potestà» (ricordo 30), e l’uomo è costretto ad … Education: The Queen's College, Oxford (BA 1763; MA 1766): Era: 18th-century philosophy 19th-century philosophy: School: Utilitarianism Legal positivism Liberalism Epicureanism Francesco Guicciardini inventa con i "Ricordi" un genere nuovo: il libro di aforismi. 128. 54. GUICCIARDINI, FRANCESCO (1483 – 1540) Florentine historian and political thinker. Difficilmente mi è potuto entrare mai nel capo che la giustizia di Dio comporti che e' figliuoli di Ludovico Sforza abbino a godere lo stato di Milano, el quale acquistò sceleratamente, e per acquistarlo fu causa della ruina del mondo. Genre/Form: Early works Early works to 1800: Additional Physical Format: Online version: Guicciardini, Francesco, 1483-1540. Un’obiezione che Guicciardini muove a Machiavelli è di avere una visione del mondo utopistica e non realistica. Se el danno che risulta delle cose male governate, si scorgessi cosa per cosa, chi non sa, o si ingegnerebbe di imparare, o volontariamente lascerebbe governarsi a chi sapessi piú; ma el male è che gli uomini, ed e' popoli massime, per la ignoranzia loro, non intendono la cagione de' disordini, non le attribuiscono a quello errore che gli ha prodotti; e cosí non ricognoscendo di quanto male sia causa lo essere governati da chi non sa governare, perseverano nello errore, o di fare loro quello che non sanno, o di lasciarsi governare dagli imperiti; donde nasce spesso la ruina ultima della cittá. 61. E' filosofi ed e' teologi e tutti gli altri che scrivono le cose sopra natura o che non si veggono, dicono mille pazzie; perché in effetto gli uomini sono al bujo delle cose, e questa indagazione ha servito e serve piú a esercitare gli ingegni che a trovare la veritá. Altri scritti da ricordare sono le Storie fiorentine e le Considerazioni Io credo facilmente che in ogni tempo siano stati tenuti dagli uomini per miracoli molte cose che non vi si appressavano; ma questo è certissimo che ogni religione ha avuto e' suoi miracoli; in modo che della veritá di una fede piú che di un'altra è debole pruova el miracolo. Sono varie le nature degli uomini: certi sperano tanto, che mettono per certo quello che non hanno; altri temono tanto, che mai sperano se non hanno in mano. 136. Quando io considero a quanti accidenti e pericoli di infirmitá, di caso, di violenzia ed in modi infiniti, è sottoposta la vita dell'uomo; quante cose bisogna concorrino nello anno a volere che la ricolta sia buona; non è cosa di che io mi maravigli piú, che vedere uno uomo vecchio, uno anno fertile. 161. 77. Leggete spesso e considerate bene questi ricordi, perché è piú facile a cognoscergli e intendergli che osservargli; e questo si facilita col farsene tale abito che s'abbino freschi nella memoria. Nelle cose degli stati non bisogna tanto considerare quello che la ragione mostra che dovessi fare uno principe, quanto quello che secondo la sua natura o consuetudine si può credere che faccia; perché e' principi fanno spesso non quello che doverebbono fare, ma quello che sanno o pare loro di fare; e chi si risolve con altra regola può pigliare grandissimi granchi. Non si possono fare le congiure sanza compagnia di altri, e però sono pericolosissime; perché essendo la piú parte degli uomini o imprudenti o cattivi, si corre troppo pericolo a accompagnarsi con persone di simile sorte. Chi adunque ha fede diventa ostinato in quello che crede, e procede al cammino suo intrepido e resoluto, sprezzando le difficultá e pericoli, e mettendosi a sopportare ogni estremitá. Gli uomini tutti per natura sono inclinati piú al bene che al male; né è alcuno el quale, dove altro rispetto non lo tiri in contrario, non facessi piú volentieri bene che male; ma è tanto fragile la natura degli uomini, e sí spesse nel mondo le occasione che invitano al male, che gli uomini si lasciano facilmente deviare dal bene. GUICCIARDINI, FRANCESCO (1483 – 1540). ... 76. La ragione di questa fallacia è, che negli uomini può ordinariamente molto piú la speranza che el timore; però facilmente non temono di quello che dovrebbero temere, e sperano quello che non doverebbono sperare. Francesco Guicciardini –La discrezione e i “discorsi del futuro” 6 - È grande errore parlare delle cose del mondo indistintamente e assolutamente, e, per dire così, per regola; perché quasi tutte hanno distinzione ed eccezione per la varietà delle circunstanze, le quali non si possono fermare con una medesima misura; e queste distinzione ed eccezione non si truovano scritte in sui È certo gran cosa che tutti sappiamo avere a morire, tutti viviamo come se fussimo certi avere sempre a vivere; non credo sia la ragione di questo perché ci muova piú quello che è innanzi agli occhi e che apparisce al senso, che le cose piú lontane e che non si veggono; perché la morte è propinqua, e si può dire che per la esperienzia quotidiana ci apparisca a ogni ora; credo proceda perché la natura ha voluto che noi viviamo secondo che ricerca el corso o vero ordine di questa machina mondana, la quale non volendo resti come morta e sanza senso, ci ha dato proprietá di non pensare alla morte, alla quale se pensassimo sarebbe pieno el mondo di ignavia e di torpore. da: Francesco Guicciardini, III, Scritti politici e Ricordi a cura di Roberto Palmarocchi, G. Laterza Editore, Bari, 1933. La sorte degli uomini non solo è diversa tra uomo e uomo, ma etiam in sé medesimo, perché sará uno fortunato in una cosa e infortunato in un'altra. Io ho osservato che in ogni nazione e quasi in ogni cittá sono divozione che fanno e' medesimi effetti: a Firenze Santa Maria Impruneta fa piova e bel tempo; in altri luoghi, ho visto Vergene Marie o Santi fare el medesimo; segno manifesto che la grazia di Dio soccorre ognuno; e forse che queste cose sono piú causate dalle opinione degli uomini, che perché in veritá se ne vegga lo effetto.