Schiff; ingl. Studi avanzati di idrodinamica hanno condotto al superamento delle carene a scalini con la fabbricazione dei cosiddetti scafi a 3 punti. navis; fr. Ciò si ottiene con una opportuna distribuzione trasversale dei pesi e con la riduzione al minimo accettabile (dal punto di vista della sicurezza) dell’altezza metacentrica, salvo che in n. aventi grandi momenti di inerzia. convenuto). Nell’interscambio nazionale o tra nazioni limitrofe si è accentuata l’esigenza del trasporto, unitamente ai passeggeri, di autovetture: sono state di conseguenza sviluppate n. fra le 5-10.000 t, con alloggi piccoli e funzionali e con ampie possibilità di ricovero di autovetture. L’ampiezza delle oscillazioni viene limitata sia dalla modificazione del campo ondoso provocata dal moto stesso della n. sia dalla resistenza dell’acqua, che può essere notevolmente aumentata con mezzi adatti (alette di rollio, pinne sporgenti dallo scafo in corrispondenza dei ginocchi), con stabilizzatori attivi (pinne orientabili antirollio, casse di rollio comandate) e passivi (casse di rollio non attivate ecc.). Sono anche in servizio n. portachiatte, le quali ricevono in appositi alloggiamenti grosse chiatte, portanti i container, sollevate da gru a portale che scorrono su binario da prua a poppa. 2). Il merito di avere raccolto in sintesi i diversi elementi preesistenti nei velieri d’altura fu specialmente degli Olandesi: tale sintesi portò da un lato allo scafo a tre ponti (coperta, batteria e corridoio), con alto cassero poppiero e bassa prua, con forme di carena bene avviate e marine, con strutture robuste; e dall’altro lato all’attrezzatura a tre alberi con la caratteristica velatura a n., cioè tre alti alberi multipli verticali, di cui i due prodieri (trinchetto e maestra) con vele quadre multiple, e il poppiero (mezzana) con vele quadre e latine (poi diventate rande), e un quarto albero suborizzontale a prora estrema (bompresso), con vele quadre (civade), diventate poi vele latine (fiocchi): disposizione ideale, ancor oggi insuperata. Si hanno quindi navi da passeggeri, motonavi, navi da crociera, navi traghetto, navi petroliere, navi da carico, navi portacontenitori e navi da diporto le quali a norma del regolamento per la nautica da diporto, sono quelle unità naviganti a scopo lussorio di lunghezza superiore ai 24 metri[10]. Immaginando di inclinare la n. in tutti i modi possibili, il centro di carena descrive una superficie concava (superficie dei centri di carena), che gode della proprietà che, per qualsivoglia inclinazione, la retta d’azione della spinta, passante per il corrispondente centro di carena, è ivi perpendicolare alla superficie stessa; questa proprietà permette di visualizzare il comportamento statico della n. (fig. Esse sono organizzate in uno o più corpi, con la possibilità di inserire turbine da crociera ove siano richieste notevoli variazioni di potenza, e con apposite turbine di marcia indietro incorporate in quelle principali. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 20 dic 2020 alle 20:28. Lo sfruttamento di questo fenomeno è stato vastissimo e non solo nel campo sportivo, perché in tal modo la velocità è indipendente dalla lunghezza della carena. Per il naviglio militare, dati gli elevati valori di velocità e, conseguentemente, di potenza richiesti in molti casi, si adottano impianti motori sia con turbine a vapore, per le n. di maggiore dislocamento, sia con turbine a gas. 2.2 Naviglio da carico secco - Il naviglio da carico secco vario veloce (ingl. La distanza verticale c tra il piano di galleggiamento e il più alto ponte, che sia stagno e resistente (detto ‘ponte di bordo libero’, d prende il nome di ‘bordo libero’; il suo valore dà un’indicazione della riserva di spinta. Il naviglio per merci deperibili e il naviglio per minerali hanno caratteri comuni alle n. da carico secco veloce, salvo le attrezzature richieste dal particolare servizio (per es., n. refrigerate per carne, banane ecc.). Sono definite invece imbarcazioni i mezzi navali e/o nautici di esigue dimensioni conducibili anche se a motore da una sola persona (vedi imbarcazioni di salvataggio, imbarcazioni per il servizio per le navi in rada, imbarcazioni degli ormeggiatori, imbarcazioni da pesca, imbarcazioni da diporto le quali a norma del regolamento per la nautica da diporto sono quelle unità di lunghezza inferiore a 24 metri). Questa è solo una piccola selezione delle normative internazionali nel settore della pesca commerciale. 5.4 Stabilità di piattaforma. A partire dagli anni 1970 si sono progressivamente imposte imbarcazioni costruite in materie plastiche. Generalmente, nel naviglio mercantile, per ragioni di spazio e di esercizio, l’impianto di propulsione è tutto riunito in un solo locale, salvo che la compartimentazione della n. e la potenza dell’impianto non impongano di distribuirlo in locali separati, nel qual caso si tende a dividere l’impianto complessivo in gruppi completi autonomi. La manovrabilità propriamente detta si ottiene soprattutto con l’azione degli organi di governo, armonizzando i timoni con le forme poppiere di carena e con i propulsori. Sono state così impostate n. sempre più grandi giungendo a costruzioni di 700.000 t, facendo inoltre largo impiego, per contenere le spese di esercizio, di macchinari con automatismi e telecomandi affidabili; sono unità che è possibile armare, con equipaggi di 35-40 persone, quante, cioè, ne occorrevano in passato per navi da 10-20.000 t: controllo e condotta della n. avvengono da un’unica centrale, sorvegliata da un limitatissimo numero di persone. cruise ship n noun: Refers to person, place, thing, quality, etc. Apertura sul ponte delle navi che mette in comunicazione i locali interni e le stive con la coperta. Più vistoso il progresso degli apparati motori, dove dalla macchina a doppia espansione si passò a quella a triplice e poi a quadruplice espansione; dalla caldaia parallelepipeda alla caldaia cilindrica e poi, nella Marina militare, a quella a tubi d’acqua, a pressione e temperatura gradualmente crescenti, ma sempre ancora a carbone. I, p. 883; II, II, p. 379; III, II, p. 193; IV, II, p. 548) I risultati conseguiti sui modelli vengono trasferiti alla n. in grandezza reale mediante un procedimento di correlazione modello-n. che tiene conto dell’effetto di scala, della presenza nella n. delle sovrastrutture (assenti sul modello) e dell’impossibilità di ridurre in scala la pressione atmosferica, ai fini della resistenza dell’aria. La stabilità di rotta si realizza portando verso poppa il centro di resistenza della n. al moto, e adottando forme appropriate di carena, specie nella sua estremità poppiera con le relative appendici, bene coordinandole con gli organi di propulsione. Brunel (3000 t.s.l. (large passenger liner) nave da crociera nf sostantivo femminile: Identifica un essere, un oggetto o un concetto che … 241 e 856 cod. = 2,832 m. - La condizione di galleggiamento è assicurata dal volume della carena (opera viva: - I requisiti particolari cui debbono soddisfare gli apparati motori navali sono così importanti da determinare una fisionomia propria, diversa da quella dei motori per trazione terrestre o per propulsione aerea o per impianti fissi. Nella pratica costruttiva il sistema più comune è quello del bulbo prodiero (fig. Il nome era usato soprattutto nella, Il termine cannoniera ha indicato diversi tipi di navi, secondo l'epoca in cui è stato usato: generalmente è una piccola imbarcazione armata con, Con nave da battaglia (o corazzata) si indicano le più potenti navi da guerra delle marine militari, dalla seconda metà del, La corvetta è una piccola nave militare con elevate capacità di manovra e dotata di. Il termine inizialmente si riferiva al ruolo assegnato a una nave (compiti di pattuglia e missioni di durata prolungata), piuttosto che a un tipo specifico di nave. I costruttori devono essere abilitati dall’autorità amministrativa e prima dell’inizio dell’attività devono rendere una apposita dichiarazione di costruzione. Se ne aumenta la durata trattandoli con resine speciali, che ne impediscono la putrefazione; si rendono incombustibili con particolari trattamenti chimici (ignifugazione); si superano in buona parte (secondo le diverse applicazioni) le difficoltà per il loro collegamento usando nuove colle di tipo speciale. - La nave dal 1938 al 1948. In genere il contratto di costruzione di n. è regolato da formulari standard. Per valori dell’angolo di sbandamento inferiori a circa 12°, si può assumere per il momento raddrizzante la seguente espressione: Ms=P(r−a)senα, in cui α è l’angolo di inclinazione relativo all’asse longitudinale corrispondente alla condizione di n. diritta, e r−a l’altezza metacentrica relativa a una inclinazione trasversale. I, p. 883). I gas di scarico, all’uscita della turbina del sovralimentatore, sono utilizzati in caldaie a recupero per la produzione di acqua calda e vapore per i servizi di bordo. ALBATROS CHANNEL 5), che si tende a prolungare alquanto a proravia, con estremità anteriore a forma di calotta sferica e diametro pari a 0,5-0,7 volte l’immersione a pieno carico. Tra i requisiti principali figurano: Espressione che comprende tutte le imbarcazioni destinate a scopi sportivi o ricreativi. Per lo studio analitico della stabilità statica hanno speciale importanza il metacentro e il raggio metacentrico (➔ metacentro). - Dipende in sostanza dalle proprietà oscillatorie della nave. Un terzo sistema di protezione subacquea è quello ad azione idrodinamica, con il quale si dispongono all’interno dell’involucro resistente da proteggere una o più strutture tubolari leggere, vuote e circondate, nell’intercapedine esistente tra esse, da acqua. Smith) nella propulsione. L’impianto motore si presenta complesso e richiede un notevole numero di persone addette alla sua conduzione. l’inizio dell’applicazione dell’elettricità ai servizi ausiliari di bordo. Tra i requisiti principali figurano: a) assoluta sicurezza di funzionamento pur nelle condizioni ambientali di bordo (aria salmastra, alte umidità e temperatura, instabilità di piattaforma, elasticità di fondazione/">fondazione, angustia di locali, difficoltà di accesso); b) relativa leggerezza e compattezza d’impianto; c) facilità di manovra; d) inversione di marcia; e) minimo consumo di combustibili, lubrificanti e acqua; f) facilità di rifornimenti, di manutenzione, di riparazione; g) limitazione di personale. Queste varie forme di mezzi protettivi passivi vengono tra loro coordinate, tenendo conto delle caratteristiche architettoniche proprie della n. (stabilità e galleggiabilità) e dei mezzi protettivi attivi, destinati essenzialmente a espellere l’acqua che può invadere i locali interni attraverso le brecce provocate dalle offese, a combattere gli incendi, la presenza di gas venefici e gli inquinamenti radioattivi. 8.2 Turbine a vapore. e sulle n. di grande dislocamento. La n. può rimanere in avamporto, mettere in mare le chiatte destinate al porto per lo scarico, e caricare altre chiatte già preparate precedentemente in porto. La n., come anche l’aeromobile, può essere costruita per conto del costruttore, o di altri, attraverso una speciale ipotesi di appalto. Unità di stazza più esigua al di sotto di questo limite vengono definite "mezzi nautici per il trasporto passeggeri". Le Marine statunitense, russa, britannica e francese dispongono di sottomarini nucleari; le prime due ne possiedono flotte di varie decine di battelli, che costituiscono il grosso delle costruzioni navali nucleari finora realizzate. L’avviamento viene effettuato mediante aria compressa, l’inversione del moto fermando il motore e riavviandolo nel voluto senso di rotazione. 1.5 Musei navali - In Italia un’ampia documentazione della storia marinara e dell’evoluzione della tecnica navale nazionaleè raccolta principalmente in 5 musei navali: 2 della Marina militare, negli arsenali di La Spezia, per l’epoca moderna, e di Venezia, per l’età medievale; 3 civili, a Napoli (San Martino, statale) per la Marina napoletana, a Genova (Pegli, comunale) per la Marina mercantile ligure, a Milano (Museo navale didattico) per la Marina italiana in generale. Importantissimo il problema della falla, cioè delle condizioni di galleggiamento, di stabilità e di assetto che la n. assume quando uno o più dei suoi locali vengono allagati, tenendo adeguatamente conto dell’influenza del carico liquido, problema che sta alla base della compartimentazione, e quindi della galleggiabilità e della sicurezza delle navi. Il naviglio da carico secco a massa (n. portarinfuse e mineraliere, ingl. Nuovo del tutto (1880 ca.) Quello delle petroliere è un altro campo che ha fatto registrare, intorno agli anni 1970, un caratteristico mutamento con lo sviluppo delle superpetroliere. mercantile, al di sotto del ponte inferiore; in partic., ciascuno dei locali, di grandi dimensioni e senza ingombri, destinati a contenere il carico:... - Fin dai tempi più remoti e nei luoghi più diversi si trovano esempi di galleggianti di forme svariate, dipendenti dalle acque e dalla natura dei materiali disponibili. Nel naviglio da passeggeri, invece, si trovano prevalentemente 2 o 4 eliche, e quindi 2 o 4 motori o gruppi di motori, sia per ragioni di maggiore sicurezza (imposta da certi regolamenti) sia per il valore elevato della potenza complessiva.