Il suo amore per la città di Napoli è testimoniato da un'altra esperienza musicale, quella con Roberto Murolo nel celebre duetto Cu'mme (ancora di Enzo Gragnaniello), uscita sul finire del 1991. Nel 1970 partecipa come corista, insieme alla sorella Loredana e ai Cantori Moderni di Alessandroni, al disco Per un pugno di samba, inciso durante il suo soggiorno a Roma da Chico Buarque de Hollanda, di cui la cantante sarà sempre grande estimatrice. L'autopsia dichiarò l'attacco cardiaco causato dall'abuso di droghe, tuttavia la sorella parla di abusi da parte di loro padre. Un importante rilancio avviene nel 1982 con la prima partecipazione di Mia al Festival di Sanremo, dove interpreta ancora una canzone scritta da Ivano Fossati, intitolata E non finisce mica il cielo. Questi sono anni di grandi collaborazioni costellati da canzoni come Gli uomini non cambiano, La nevicata del '56 e Cu'mme, in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello. Qui il corpo senza vita della cantante venne ritrovato riverso sul letto, in pigiama, con le cuffie del mangianastri portatile nelle orecchie e con il braccio proteso verso un vicino apparecchio telefonico. 52-53): "Tra i primi a dire che porto jella sono stati Patty Pravo e Fred Bongusto. https://www.youmovies.it/2020/02/27/mia-martini-suicida-dettagli-morte-mimi Il cd contiene numerose rarità e altri brani da tempo fuori catalogo, unitamente all'inedito assoluto In una notte così, brano che Mia Martini aveva provinato per il Festival di Sanremo 1992 (dove a presentarlo fu, poi, Riccardo Fogli). Conseguentemente viene anche bloccata la pubblicazione del 45 giri Coriandoli spenti/L'argomento dell'amore, inciso qualche mese prima per la Esse Records, e destinato a rimanere inedito per oltre trent'anni (oggi è uno dei dischi più rari in assoluto)[8]. L'album contiene anche il brano Ritratto di donna (scritto da Carla Vistarini con Massimo Cantini e Luigi Lopez), con cui Mia Martini partecipa come unica rappresentante italiana al Festival mondiale della canzone popolare di Tokyo, conquistando la vittoria. Non è vero niente di tutto ciò...". Sempre a questo proposito, la Martini avrà modo di dichiarare in un'intervista su Epoca del 5 marzo 1989: "La delusione più cocente me la diede Gianni Boncompagni, un amico per l'appunto. Padre davvero.../Amore... amore... un corno! Nel 1991 pubblica Mi basta solo che sia un amore, una raccolta delle sue canzoni d'amore più belle in versione originale, unitamente all'inedito Scrupoli, sigla dell'omonimo programma televisivo. Più grande, la sua “guida” Alcuni paesi europei come la Francia e la Spagna cominciano a prestare attenzione per la cantante calabrese, ospitandola in varie trasmissioni televisive e definita dai critici d'oltralpe La regina della musica giovanile in Italia. Il 6 ottobre 2017 muore a 95 anni il padre Giuseppe e viene seppellito accanto a lei. Per questo ho deciso di scrivere cosa vedere a Trento in due giorni, per godere al meglio la città e avere il tempo di fare e vedere proprio tutto. Una maldicenza nata da un episodio sfortunato, il crollo di un telone che copriva un palco dove era prevista una sua esibizione, e rafforzata dal tragico incidente d’auto in cui persero la vita due musicisti della sua band. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io. Nell'album, prodotto da Mario Lavezzi, viene inserito anche l'inedito E la vita racconta, tratto da un provino successivamente riarrangiato dal maestro Renato Serio. A rivelarsi determinante è l'incontro con l'avvocato Alberigo Crocetta, produttore discografico e scopritore di talenti come Patty Pravo e Mal, nonché fondatore del Piper. La musica che mi gira intorno è in realtà solo il primo di una serie di progetti improntati alla rilettura di vari autori e generi musicali, che l'artista non ebbe il tempo di realizzare: dai classici napoletani (un disco che vorrebbe intitolare Napoli Mia) a quelli più moderni di Pino Daniele (autore da lei molto amato, volutamente tralasciato nell'ultimo album per poi dedicargli un capitolo discografico a sé[42]), fino ai tributi a Tom Waits e Billie Holiday. Nel 1994 passa ad una nuova casa discografica, la RTI Music, con cui termina di incidere il nuovo album iniziato attraverso la precedente etichetta, con la quale però sorgono nuove divergenze. Riceve il Premio della Critica Europea a Palma di Maiorca per il brano Nevicate, estratto dall'LP Sensi e controsensi (1975), uno dei più amati dall'artista, in cui compare anche Volesse il cielo di Vinícius de Moraes, registrata in presa diretta con un'orchestra di sessanta elementi. Morgan, chi è la madre Luciana Castoldi. Il dramma del padre suicida e la sorella del cantante. Il padre, Giuseppe Radames Bertè (1921-2017), un insegnante di latino e greco originario di Villa San Giovanni, si era trasferito nelle Marche per motivi di lavoro, trascorrendo parte del soggiorno in questa regione nel comune di San Ginesio, dove aveva insegnato presso l'Istituto Magistrale "Alberico Gentili", divenendo successivamente preside di liceo ad Ancona. Ad ogni modo la notizia suscita un certo clamore, tanto che Claudia Mori propone il proprio ritiro dalla kermesse canora in favore della Martini: ovviamente il regolamento non consente una simile sostituzione, che comunque la cantante non avrebbe accettato, pur apprezzando il gesto della collega[41]. I numerosi provini realizzati in quel periodo, in previsione di un album, rimangono però nel cassetto per quasi trent'anni: Carlo Alberto Rossi, auspicando infatti una sua crescita musicale, la spinge a firmare per una casa discografica più grande, la Durium, che nel 1966 pubblica il 45 giri Non sarà tardi / Quattro settimane, senza però riscuotere particolare successo. Nel 2004 anche la Warner pubblica una raccolta con inediti, intitolata E parlo ancora di te. Rai 2 manda in onda uno speciale Tg2 Dossier, su Mia Martini, Gabriella Ferri e Dalida (Voci spezzate), e ben due puntate della trasmissione Successi di Stefania La Fauci, con le testimonianze, tra gli altri, di Mietta, del discografico Lucio Salvini e di Menico Caroli. La tesi secondo la quale Mia Martini sia morta suicida non ha mai convinto Loredana Bertè, sua sorella, né tanto meno la sua famiglia che ha sempre dichiarato che le indagini non avessero portato alla conclusione corretta. L'anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, scritta sempre da Fossati, dove riceve il Premio della Critica, che viene istituito proprio per la sua intensa interpretazione e che dal 1996 anno successivo alla sua prematura scomparsa, prende il nome di Premio della Critica "Mia Martini". Oltre la collina è anche uno dei primi esempi di concept album italiani, in cui filo conduttore sono la disperazione e la solitudine giovanile: l'LP affronta, infatti, tematiche quali la religiosità, la malattia e il suicidio[9]. Realizza l'omonimo album Per amarti, nel quale collabora per la prima volta col cantautore Ivano Fossati (che partecipa ai cori, canta in Un uomo per me, scrive la canzone Sentimento e il testo italiano di Se finisse qui, versione italiana di Give a little bit dei Supertramp), dando inizio a un sodalizio artistico e un legame sentimentale decisivi per la sua vita e la sua carriera. Alcuni hanno pensato che ci potesse essere un legame con il padre Giuseppe Berté, che alcune voci sostenevano potesse averla picchiata in passato, tuttavia l’uomo era già morto quando la cantante esalava l’ultimo sospiro. L'album, il primo della cantante, pubblicato nel novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna, nonché uno dei migliori della discografia d'autore[9]. Nel 2015 esce il libro-omaggio Mia Martini. Mi sono ritrovata con le corde vocali imprigionate in una spessa membrana formata da noduli. Elisa Isoardi e Raimondo Todaro, ritorno di fiamma? Il testo di Minuetto nasce dopo i tentativi di Maurizio Piccoli e Bruno Lauzi, che invano avevano cercato di realizzarne una stesura convincente; si decide pertanto di contattare Franco Califano, il quale - traendo spunto dalle ultime vicende sentimentali della stessa Mia Martini - riesce a cucirle addosso un successo senza tempo, successo dovuto anche ad un arrangiamento di ottimo livello, a supporto della complessa partitura di Baldan Bembo, in cui si possono individuare diverse atmosfere musicali: dalla citazione classica di Bach alle ballate pop d'oltreoceano. La realizzazione di Un altro giorno con me, che sarà l'ultimo album pubblicato per la Ricordi, risulta controversa: Mia Martini ha la possibilità di scegliere pochi brani tra quelli che le interessano. A tempo di record viene realizzato e inciso il primo 45 giri, Vola (di Ivano Fossati), i cui esiti commerciali risultano però penalizzati dal periodo in cui viene pubblicato: a luglio inoltrato, infatti, le ferie estive e la chiusura dei negozi determinano uno slittamento dell'uscita del disco; Vola arriva pertanto in vendita solamente nel mese di settembre, quando è già abbondantemente iniziata la promozione e il brano suona già nei juke-box da diverse settimane. 13. Claudia Gerini e Can Yaman, avvistati insieme a Roma: come mai? Pochi giorni prima della sua morte, impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante venne ricoverata d'urgenza per due volte sia ad Acireale che a Bari a causa di dolori allo stomaco e al braccio sinistro[47], che però vennero ignorati anche dal suo entourage. I continui successi spingono però la Ricordi a far pressione sulla Martini, obbligandola a incidere canzoni di esclusiva edizione dell'etichetta stessa: nella logica dei produttori, non è infatti necessario ricercare materiale proveniente da autori estranei alla casa discografica, dal momento che a loro giudizio la voce della cantante sarebbe comunque in grado di valorizzare qualsiasi tipo di brano, indipendentemente dal gusto e dalle scelte musicali della stessa Mia Martini, la cui libertà artistica finisce così per subire una forte limitazione. È stato un periodo dolorosissimo.". Io ero combattuta, non riuscivo a farlo. L'anno successivo, la DDD prova un ulteriore tentativo per rilanciare la carriera di Mia Martini cercando di farla partecipare al Festival di Sanremo 1985 con Spaccami il cuore, raffinato brano di Paolo Conte, che però viene scartato dalle selezioni per accedere alla kermesse: è l'ennesimo atto di ostracismo[9] che per la cantante comporta una notevole delusione. Nell'estate del 1989, Donna viene presentata al Festivalbar, dove le viene consegnato il Disco d'oro per le oltre 100 000 copie vendute del suo album. TI POTREBBE INTERESSARE: Loredana Bertè sorella Mia Martini, retroscena sulla morte: caso riaperto? Nel 2005, sono i tributi televisivi mandati in onda per il decennale dalla morte: uno Speciale Tg1, a cura di Vincenzo Mollica con filmati di repertorio e interviste a Loredana Bertè e Renato Zero; quindi, una puntata speciale de La storia siamo noi di Giovanni Minoli intitolata Mia Martini - Storia di una voce, poi riproposta in anni successivi anche su Rai Storia. Sempre nel 1993, di nuovo insieme ad Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo, incide Vieneme: il brano non riesce però a bissare il grande successo di Cu' mme', anche a causa della scarsa promozione, dovuta al rifiuto della cantante, dichiaratasi stanca di dover continuare ad esibirsi al fianco di Murolo senza però ricevere alcun compenso per la partecipazione vocale prestata ai suoi lavori[38]. Nel 1989 è il musicista e discografico Gianni Sanjust, che molti anni prima aveva seguito il suo percorso artistico alla Ricordi, a riportarla sulle scene. I risultati sono sorprendenti e variano le atmosfere musicali: degne di nota Parlate di me, Sono tornata e Del mio amore. Una fine dolorosa. Il 2 aprile incide Minuetto, composto da Dario Baldan Bembo, con testo di Franco Califano. Mia Martini introduce la sua esibizione dal vivo di Almeno tu nell'universo con il gruppo, tratta dal suo tour teatrale "Per aspera ad astra". Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti il ritrovamento del cadavere sono state più volte smentite dalle sorelle. La nevicata del '56 viene inserita nell'album La mia razza (il brano eponimo è stato scritto da Giangilberto Monti e Mauro Pagani, con il contributo di Fabrizio De André, che però non compare nei crediti), un lavoro in cui la Martini spazia dalla melodia (Un altro Atlantico, che avrebbe dovuto presentare a Sanremo), ai ritmi etnici (Danza pagana di Mimmo Cavallo, arrangiata da Alessandro Centofanti) e latini con Chica chica bum di Carmen Miranda, precedentemente cantata a Fantastico. Ai suoi funerali, svoltisi il 16 maggio nella chiesa di San Giuseppe a Busto Arsizio, presero parte circa quattromila persone e un buon numero di persone dello spettacolo e colleghi. I brani sarebbero stati: Canto alla luna, Dillo alla luna, Verde luna, Luna rossa, Blue moon, Luna bianca e due inediti, Alla luna, scritta per lei da Franco Fasano e Luna sciamanna, scritta da Mimmo Cavallo. Nel 1998 la Sony Music propone il progetto Fortemente Bertè, che comprende la pubblicazione di due album dal vivo delle due sorelle Loredana Bertè (Decisamente Loredana) e Mia Martini (Semplicemente Mimì): Semplicemente Mimì è un disco dal vivo ricavato dalla registrazione di un concerto che la Martini aveva tenuto nell'isola di Procida nell'estate del 1993. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella."[28][29]. La stessa Mia Martini anni dopo dichiarerà in merito a questo periodo: "La mia vita era diventata impossibile. 67-73 (scheda 16-17), Serata dedicata a Mia Martini Per Sempre Mia su Raiuno, Ascolti TV: dati Auditel di ieri, martedì 12 febbraio 2019, Questo elenco contiene le apparizioni televisive italiane più importanti della cantante, Il programma fu ripreso in diretta dalla Francia e trasmesso in eurovisione, ‘Io sono Mia’, ecco il trailer del biopic su Mia Martini, Il grande dizionario della canzone italiana, La mia Mimì. Il 29 aprile termina di incidere È proprio come vivere, un altro dei suoi album più belli, in cui Mia Martini conferma la propria modernità, nonché sensibilità interpretativa. Una vita avventurosa, imprevedibile, soprattutto sofferta.". Nello stesso anno, è il pianista Toto Torquati a convincere Mimì ad esibirsi dal vivo, accompagnandola nell'esecuzione di un repertorio a lei più congeniale. Nel mondo dello spettacolo tutti cercano di stritolarti, di infangare la tua dignità. Mia Martini è morta suicida oppure è stata ammazzata? La madre Maria Salvina Dato (1925-2003), anch'ella nativa di Bagnara Calabra, faceva la maestra elementare. Dal 1996 il "Premio della critica" del Festival di Sanremo è intitolato alla sua memoria, diventando così Premio della Critica Mia Martini, mentre si sono sprecate negli anni successivi le pubblicazioni postume di raccolte con brani inediti e non, che hanno sempre suscitato l'interesse dei numerosi estimatori e del grande pubblico che ancora oggi la ricorda e l'ama. A fine anno registra il suo primo special televisivo, intitolato Mia, cui partecipano Lino Capolicchio e Gabriella Ferri, collega assai stimata dalla Martini: il programma va in onda il 6 febbraio 1975, in contemporanea al lancio del suo nuovo singolo Al mondo, che registra un'ottima entrata in classifica. Nel 2007 esce per la Sony BMG anche Liberamente Mia, confezione di un cd + DVD, che ripercorrono l'intera carriera di Mia Martini, in collaborazione con Rai Trade. Successivamente dà il meglio di sé suscitando gli elogi del pubblico svedese[36], apparendo per altro ben lontana dal temperamento della sorella Loredana. Attualmente esistono diversi inediti di Mia Martini, tra i quali ricordiamo Adesso vai (1973), Vivo (Al diavolo anche te) (1977), Canto universale (1978), Quando ne avrò abbastanza (1977),Lui è la vita mia, splendido brano censurato, appartenente, assieme a Vivo e Quando ne avrò abbastanza, alla sessione del '77 dell'album Per amarti.In alcuni casi manca l'autorizzazione alla pubblicazione, degli eredi o degli stessi autori dei brani, e di alcuni provini non si riesce a risalire ai crediti, anch'essi necessari per la pubblicazione. Almeno tu nell'universo (Imprimatur), scritto da Salvatore Coccoluto, con interviste inedite a Leda Bertè, Enzo Gragnaniello, Mimmo Cavallo, Adriano Aragozzini, Gianni Sanjust. Il 18 dicembre 2018 viene annunciato, con la pubblicazione del trailer, il film Io sono Mia, incentrato sulla sua vita, dove l'attrice Serena Rossi interpreta la cantante. A settembre Mia Martini partecipa nuovamente alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia presentando Bolero e Il guerriero, due brani molto intensi inizialmente destinati alla sorella Loredana, la quale però vede sfumare all'ultimo momento la possibilità di firmare anche lei un contratto discografico con la Ricordi, che in un primo momento sembrava interessata alla giovane starlette "sorella di Mia Martini". Nel 2006 Gilda Giuliani realizza Canto Mimì, un recital di circa due ore, che ripercorre cronologicamente la carriera musicale di Mia Martini. Anche dopo la scomparsa di Mia Martini, Chez Mimì continua la sua opera per diffondere e promuovere l'arte della indimenticata interprete, in particolare ricordiamo che è stato tra i promotori affinché il Premio della Critica del Festival di Sanremo fosse intitolato a "Mia Martini", in memoria dell'artista, e ufficializzato nel 1996. Domenica Rita Adriana Bertè nasce a Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1947, secondogenita di quattro figlie: la maggiore, Leda (nata il 1º gennaio 1946), Loredana (nata nel 1950 lo stesso giorno e lo stesso mese di Domenica) e Olivia (nata il 28 gennaio 1958). Al nuovo album Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto, che alterna momenti di tensione melodica a brani più di tendenza, partecipano due autori di prestigio all'epoca poco conosciuti come Amedeo Minghi (Ma sono solo giorni) e Mango (con Se mi sfiori), mentre ben quattro pezzi sono i pezzi firmati dal chitarrista Memmo Foresi (Noi due, Fiore di melograno, In paradiso, Una come lei). La tesi secondo la quale Mia Martini sia morta suicida non ha mai convinto Loredana Bertè, sua sorella, né tanto meno la sua famiglia che ha sempre dichiarato che le indagini non avessero portato alla conclusione corretta. Crocetta decide infatti di lanciarla subito pensando al mercato internazionale e inventando perciò lo pseudonimo "Mia Martini": Mia come Mia Farrow (attrice da lei prediletta), e Martini scelto fra le tre parole italiane più famose all'estero (spaghetti, pizza e Martini). Luigi Tenco: suicida; Mia Martini: morta di overdose; Loredana Bertè: tossicodipendente; Alex Baroni: morto in moto; Little Tony: testimonial convincente per la lotta al colesterolo; Iva Zanicchi: parlamentare europea PDL; Annalisa Minetti: partecipante paraolimpiadi; Mino Reitano: morto immediatamente dopo essersi rifatto i denti; Vasco Rossi: blogger Il brano viene eliminato dopo la prima esecuzione, ma si rivelerà un successo internazionale. Il 22 dicembre 2012 va in onda in prima serata su Rai1 Per sempre Mia, quarta e ultima puntata del ciclo I grandi della musica. Parole di Leda Bertè, sorella maggiore di Mia Martini e di Loredana Bertè che al settimanale Spy parla di mistero attorno al suicidio dell'indimenticata cantante del 12 maggio 1995. Nel 1963, la giovanissima Mimì Bertè incide con il suo vero nome i primi 45 giri su etichetta CAR Juke Box. Intervistato da Giovanni Minoli, il noto critico musicale Mario Luzzato Fegiz ha espresso il suo parere sulla morte di Mia Martini e sull’improbabilità del suo suicidio. Di questo LP, i brani Canto alla luna e La costruzione di un amore rimarranno a lungo nel repertorio dell'artista, così come l'omonima Danza, scelta per promuovere l'album e uscita su 45 giri nel 1979. Agli inizi del 1973 vengono pubblicati i suoi due successi Piccolo uomo e Donna sola in Germania. Il disco si rivelerà essere il 45 giri di maggior successo dell'intera rassegna, con circa 270 000 copie vendute; di conseguenza la Martini verrà premiata l'anno successivo con la prestigiosa Gondola D'Oro. Il secondo posto sanremese le consente nuovamente di rappresentare l'Italia all'Eurofestival, che quell'anno si svolge in Svezia. E infatti quando sono andata in sala registrazione per incidere il disco, senza Pino Daniele, mi è andata via la voce. In ottobre esce il suo secondo album, Nel mondo, una cosa che contiene alcuni tra i brani preferiti della cantante calabrese come Valsinha di Vinícius de Moraes e Chico Buarque De Hollanda, la raffinata Amanti di Maurizio Fabrizio, e la struggente Madre, cover di John Lennon, fra le altre. Per il 1996 era inoltre prevista anche una collaborazione con Mina[44], che Mia Martini ha definito "la più grande artista che abbiamo in Italia"[45]: entrambe erano legate da un rapporto di amicizia e stima, più volte confermato dalla Martini nel corso degli anni. "Mimì" (così era chiamata in famiglia) trascorre l'infanzia nel maceratese, a Porto Recanati, e mostra subito uno spiccato coinvolgimento per il mondo della canzone italiana, allora dominato dalla radiofonia, ben prima dunque della diffusione del piccolo schermo televisivo. Nonostante i contrasti con la Ricordi, l'album sarà uno dei più venduti della sua carriera. Mia Martini passa così alla Warner Bros. Records, unica etichetta disposta a pagare l'intero debito contratto dall'artista con la RCA a seguito dell'anticipata rottura contrattuale. Alcuni anni dopo Olivia, la minore delle Berté, definì addirittura "stupendo" l'ultimo periodo di vita della cantante, sia dal punto di vista degli impegni professionali che per quanto riguarda l'ambito familiare. Loredana ha parlato raccontando la sua verità sulla morte della sorella Mia Martini, avvenuta tragicamente il 12 maggio del 1995 e sul rapporto col padre Giuseppe Radames Bertè, professore di latino e greco di Bagnara Calabra, una persona che Loredana descrive come violenta e che, quasi con freddezza, accusa di aver causato la morte di Mimì. Una voce infame, una leggerezza. Nel frattempo, la cantante viene però citata in tribunale dalla Ricordi per inadempienza contrattuale; la casa discografica milanese chiede e ottiene non solo il ritiro dal commercio del suo nuovo LP (che nei fatti fu soltanto temporaneo), ma anche e soprattutto il sequestro di tutti i beni e i guadagni dell'artista, nonché il pagamento di un'altissima penale, per l'ammontare di quasi 90 milioni di lire dell'epoca[19]. © WEB365 SRL - Tutti i diritti riservati - Testata Registrata al tribunale di Velletri 144 /20 del 16.12.2020, Mia Martini suicida: nuovi dettagli sulla morte di Mimì. Piccolo uomo viene poi proposta per la manifestazione Un disco per l'estate, alla quale non viene ammessa, ma viene presentata sia al Cantagiro che al Festivalbar, dove la Martini ottiene la sua prima vittoria[10]. Il 20 settembre del 2012, su invito di Loredana Bertè, nasce la Fondazione Mia Martini Onlus, che, senza alcuna finalità di lucro, ha come scopo quello di promuovere e supportare prevalentemente con ogni mezzo la promozione e la valorizzazione dell'opera, della vita, dell'immagine artistica di Mia Martini, al secolo Domenica Adriana Rita Bertè e degli altri componenti della famiglia Bertè nel mondo, attraverso manifestazioni, mass-media, mostre, concorsi, gare canore e quant'altro ritenuto necessario ed in particolare di curare la ricerca, la promozione e lo sviluppo, la produzione, l'organizzazione e la distribuzione di iniziative relative alla cultura, all'arte, allo spettacolo, al cinema, all'editoria, alle edizioni librarie e discografiche, televisive, radiofoniche e fotografiche, allo sport ed al turismo in genere, di ogni tempo e di ogni luogo, in tutti i più vari aspetti, utilizzando qualsiasi mezzo di comunicazione di massa. Il disco raggiunge i vertici della classifica e totalizza circa 300 000 copie vendute[12] e riceve il Premio della Critica Discografica come migliore LP del '72. C'è anche la mia esperienza con gli hippy ad Ibiza, in Spagna e a Katmandu, nel Nepal, in Oriente. Nel 2000, la trasmissione di Giovanni Anversa, Racconti di vita, dedica una puntata alla figura di Mia Martini, con le testimonianze della sorella Olivia Bertè, dell'amica e corista Aida Cooper, degli autori Bruno Lauzi e Dario Baldan Bembo, e con Pippo Baudo e Menico Caroli, biografo della cantante. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato “Ciccio Piper” perché frequentava il famoso locale romano, mi propose una esclusiva a vita. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. "Successi" di Vania Colasanti, Stefania La Fauci e Fabio Toncelli. Il 31 luglio 2015, a vent'anni dalla morte, la trasmissione Per sempre Mia viene riproposta nuovamente in prima serata. La Ricordi le propone di partecipare al Festival di Sanremo con il brano Vado via: Mia Martini in un primo momento accetta, per poi rinunciare in extremis decretando la fortuna di Drupi, che aveva interpretato il provino del brano e viene invitato a partecipare alla manifestazione[13]. Spiccano Ruba (1974), scritta da Antonello Venditti, Io andrò (1977) e Dire no (1975), fino ad allora rimaste nel cassetto. Anche quest'anno Mia Martini partecipa al Festivalbar in qualità di ospite: Vittorio Salvetti, patron della popolare manifestazione, le avrebbe chiesto di non partecipare alla competizione onde evitare di "bruciare la gara", date le due precedenti vittorie consecutive. Vola è in realtà il preludio ad una seconda e ben più importante collaborazione con Fossati, che a fine anno si estenderà nell'intero album Danza, un lavoro di grande spessore[20] considerato tra i suoi migliori in assoluto[9], per lei interamente scritto e prodotto dal cantautore ligure. Nell'estate del 1975 esce su 45 giri una cover di Nicole Croisille intitolata Donna con te ("Une femme avec toi"), successo estivo con cui la Martini partecipa al Festivalbar, riscuotendo un'ottima accoglienza, pur essendo poi esclusa dalla serata finale in quanto gli ultimi appuntamenti radiofonici e televisivi che l'avevano riguardata erano stati giudicati dalla Rai sufficienti per la sua promozione.